Itri / In cerca di asparagi, fanno un incontro ravvicinato con un cinghiale

ITRI – “Non ci fermerà neppure la comprensibile e famelica ricerca di cibo da parte dei cinghiali liberamente vaganti nei boschi!” Questo un passaggio del comunicato diramato poco dopo mezzogiorno di mercoledi santo da parte di alcuni cercatori di asparagi di Itri.

I giovani, che hanno raccolto l’invito dell’associazione culturale “Lokomotiv Musik” a raccogliere asparagi selvatici per garantire ulteriore successo alla terza edizione della “Sagra dell’asparago selvatico” in programma giovedi 30 aprile nel piazzale Pertini, approfittando dell’inizio delle vacanze scolastiche, di cui gli studenti usufruiscono per la ricorrenza della santa Pasqua cattolica, si sono dati subito da fare prima che la transumanza turistica di Pasquetta porti alla desertificazione del saporito prodotto nei boschi del pur vasto territorio aurunco che conta, nel comune di Itri, l’estensione di ben 11.000 ettari.

I ragazzi, per muoversi più liberamente e per poter usare entrambe le mani – anche per prendere con la massima prudenza l’asparago, evitando il rischio di essere morsi dalle vipere risvegliatesi dal loro rituale letargo invernale – avevano appoggiato i sacchetti contenenti le cibarie da picnic in una radura. Si erano preoccupati di confezionare il grosso pacco con un incartamento che impedisse alle formiche di entrare all’interno e sparpagliarsi alla caccia del goloso companatico.

Ma non avevano fatto i conti con la presenza dei cinghiali, ormai diffusissimi nelle campagne di Itri, tanto è vero che presso qualche ufficio centrale in provincia o in regione preposto alla gestione delle politiche agricole si sta anche pensando di organizzare battute rigorosamente controllate per limitarne il numero. Ebbene, nel riportare nella zona del “magazzino viveri” il copioso mazzo di asparagi già raccolto, uno dei volontari, prima ancora di capire di chi si trattava, sentiva, mentre si stava avvicinando, il classico frastuono dello scartocciamento delle colazioni.

Giunto a una distanza dalla quale ha potuto rendersi conto che i loro panini erano stati presi di mira da un cinghiale di medie proporzioni, ha subito chiamato aiuto e tutt’insieme, usando metodi dissuasivi improntati al pieno rispetto dell’animale, hanno dato vita a una serie di marchingegni basati essenzialmente sul fracasso per far andar via l’animale predatore.

Qualcuno, mostrando più sconsideratezza che coraggio, ha pure cercato di avvicinarsi, ricevendo come risposta le avvisaglie poco rassicuranti da parte della bestia, che manifestava subito il pessimo gradimento delle volontà di “reconquista” della pappatoria da parte dei legittimi proprietari.

Solo un nutrito lancio di sassi, mirati, comunque, a non colpire l’animale ma a costringerlo alla ritirata, ha convinto il suino selvatico, a battere in ritirata. A quel punto i ragazzi sono potuti tornare in possesso delle loro cibarie, dopo aver scrupolosamente lasciato al predatore che fosse giunto successivamente in zona quelle che ritenevano essere state azzannate o soltanto leccate dal quadrupede.

L’episodio è stato comunque commentato con goliardica accettazione dell’imprevisto che si può registrare in questi casi e, anziché dissuadere i ragazzi a desistere dal loro progetto, li ha infervorati a proseguire, proprio come si legge nel comunicato che ha fatto subito il giro del web e dei luoghi di aggregazione del paese e dei centri limitrofi.

Tutto sommato, gli organizzatori della terza edizione della sagra dell’asparago sono grati all’animale per la sicura amplificazione mediatica dell’evento che ha guadagnato dall’episodio una indubbia pubblicità. Tanto è vero che, in maniera moralmente corretta, hanno ripubblicato il comunicato che dettaglia i contenuti e ei momenti aggreganti della festa. Eccolo, a beneficio di chi ancora non lo avesse letto:

La natura aveva creato gli asparagi di bosco in modo che ognuno potesse raccoglierli ovunque nascevano

Queste le parole di Plinio il vecchio, che nella sua opera “Naturalis Historia” oltre ad esaltare il conosciuto vino cecubo, metteva in risalto anche quest’altro prodotto del territorio locale.
Ed è da questo spunto che anche quest’anno torna, a Itri, la Festa dell’Asparago selvatico delle colline itrane, terza edizione, organizzata dai ragazzi dell’associazione culturale “Lokomotiv Musik”.

La manifestazione nasce dalla volontà di valorizzare un prodotto del tutto spontaneo del nostro territorio, l’asparago selvatico, che non tutti sanno esser una liliacea e dunque appartenente alla stessa famiglia dei gigli e dei mughetti. L’Asparago (dal greco aspharagos, a sua volta derivato dal persiano asparag, germoglio) era per gli antichi Romani un lusso gastronomico che non poteva mancare nei banchetti imperiali.

A far esaltare l’ottimo gusto degli asparagi ci penserà Andrea Filosa, giovane e apprezzato chef locale, coadiuvato dal supporto tecnico e logistico di “Magie dei Sapori”.

I palati più sopraffini verranno deliziati da un ricco e popolare menù che prevede: antipasto, primo piatto e secondo tutti a base di asparago raccolto nelle campagne itrane dai componenti dell’associazione, dai loro amici e dai loro familiari.

La serata prevede inoltre la degustazione di altri prodotti locali ed anche la presenza di gruppi musicali, in fase di definizione, per la terza edizione della rassegna musicale “SpauRock!”.

Quest’anno, la locandina dell’evento, come sempre in chiave ironica, immortala gli attori americani Stanlio e Ollio, presi un fotogramma del film “Fra Diavolo”, del 1933, dedicato proprio ad uno dei personaggi famosi itrani, il brigante Michele Arcangelo Pezza.

L’appuntamento dunque è fissato per il 30 aprile 2015 a Itri (LT), nella Piazza Sandro Pertini.

Per info:

lokomotiv.musik@gmail.com
https://www.facebook.com/LokomotivMusik (pagina facebook)
https://www.facebook.com/events/877902115604855/ (evento)

Orazio Ruggieri

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