FORMIA – Il Gup del tribunale di Cassino Donatella Perna ha escluso nuove perizie su Michele Rossi, 60 anni, di Santi Cosma e Damiano, reo confesso dell’omicidio dell’avvocato e blogger formiano Mario Piccolino. Il processo, che acquista i connotati del rito abbreviato secco, procederà dunque con la fase di discussione, prevista per il prossimo 26 aprile ad 11 mesi dal delitto avvenuto in una traversa di via della Conca, ora proposta per l’intitolazione alla vittima. Sposata dal gup la tesi del pieno possesso delle facoltà mentali. I dubbi erano stati sollevati dall’avvocato difensore Andrea Di Croce a seguito della perizia della psicologa del carcere di Cassino. Dopo 18 colloqui la professionista aveva notato un difetto “schizzoide” nella personalità di Rossi, aprendo così uno spiraglio ad un prosieguo processuale diverso. Richiuso dal Gup che però ha voluto prima sincerarsi di come stiano effettivamente le cose riascoltando il proprio perito, la dottoressa Annarita Tomassini che invece era giunta a conclusioni diverse tramite lo svolgimento di due sedute. Il perito ha confermato per la seconda volta le sue conclusioni. Il pm Alfredo Mattei inizierà la sua requisitoria in aula il 26 aprile, seguiranno gli interventi di parte civile e della difesa. Intanto nei giorni scorsi i parenti di Mario Piccolino, gli amici ed alcuni membri dell’amministrazione comunale di Formia guidati dal sindaco Sandro Bartolomeo si sono ritrovati sulla tomba dell’avvocato per apporre una targa.