MINTURNO – Avrebbe potuto essere una tragedia, ma per fortuna è accaduto durante la notte. Un palo dell’illuminazione pubblica posizionato nella piccola aiuola che divide il parcheggio antistante al Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” si è letteralmente accasciato, probabilmente a causa del fortissimo vento che soffia incessantemente da ieri sera, spezzandosi in due. Non è chiaro se il fatto sia accaduto nella nottata o alle prime ore del mattino, ma per fortuna non si è verificato nell’orario in cui la scuola è aperta, anche se da stamattina il palo versa lì a terra, tra i suoi frammenti di vetro.
Immediate sono state le segnalazioni di alcuni genitori degli alunni del liceo che hanno prontamente documentato tutto con delle fotografie e allertato le forze dell’ordine. Da come si evince chiaramente dalle foto, il palo dell’Enel è completamente arrugginito alla base, a dimostrazione che si è spezzato a causa di un lungo deterioramento che probabilmente va avanti da anni. Inoltre, si nota che il palo è stato posizionato nella terra senza però essere intubato in una struttura di cemento che lo isoli dal terreno.
A fronte di quanto accaduto, sono in molti a chiedere che l’amministrazione comunale predisponga controlli di manutenzione per accertarsi delle reali condizioni dei pali dell’illuminazione pubblica siti in quella zona.
Sarebbe opportuno, anzi, che venissero controllati tutti i pali dell’illuminazione pubblica anche del resto del Comune di Minturno dato che, secondo quanto riportato da alcuni cittadini a seguito di questa segnalazione, pare che anche sul lungomare ci siano dei pali Enel molto vecchi che versano in condizioni visibilmente precarie e ovviamente le avverse condizioni meteorologiche complicano ulteriormente le cose.
Nel frattempo sul posto si è recato un funzionario della Provincia di Latina per effettuare i dovuti sopralluoghi e pare che farà rimuovere tutti i pali dell’illuminazione siti nell’aiuola antistante al Liceo Scientifico, poiché il fatto è di competenza provinciale.
Il liceo Alberti è frequentato quotidianamente da oltre 700 persone tra alunni, insegnanti, personale di servizio, genitori e visitatori. Se il fatto fosse accaduto di mattina, proprio nel momento in cui il piazzale si riempie di macchine e ragazzi che si apprestano ad entrare a scuola, avrebbe potuto davvero causare danni gravissimi a persone e cose e oggi racconteremmo una storia diversa. La fortuna ha evitato il peggio, ma non bisognerebbe mai dimenticare che alla base di tutto, in una comunità ciò che conta davvero è l’incolumità dei suoi cittadini.
Gisella Calabrese