MINTURNO – “Questo non è il momento dei giovani ma di gente capace”. In questa frase si sintetizza il pensiero del candidato a sindaco Aristide Galasso, che ieri pomeriggio presso la Terrazza Morelli di Scauri ha presentato ufficialmente la propria candidatura. Al tavolo era affiancato da Livio Pentimalli, responsabile della lista “Minturno Domani”, Pino Russo per “Tradizioni e Valori”, Marco Ciaraldi per la Lista Galasso, Nicola Mottola per “Popolari per l’Italia” e Marco Moccia per “Sovranità-Prima gli italiani”. Quest’ultimo ha annunciato che il proprio gruppo politico supporterà la candidatura di Galasso.
Tra i presenti gli ex sindaci Pino Sardelli e Giovanni Baldascino, gli ex consiglieri comunali Daniel Corona e Mario Di Girolamo e l’ex assessore alle politiche giovanili Manuela Cappuccia.
Ad aprire il giro di interventi è stato Pino Russo, che ha ricordato quei dieci mesi di amministrazione con Galasso sindaco. “E’ stata una stagione proficua seppur breve – ha detto – Si è fatto tanto negli eventi, nello sport, abbiamo portato avanti il Pua. Quei dieci mesi non furono negativi. Galasso non è sceso a compromessi e per questo è stato sfiduciato: non per incompetenza ma perché non c’erano i numeri e non ha voluto sottostare ai ricatti. Oggi c’è bisogno di gente che non fa la politica per mestiere, basta con i tecnici. Il paese deve risalire, migliorare la qualità della vita. E’ riduttivo enunciare il programma: in tutti questi anni ne abbiamo visti tanti e sono tutti belli. Questo Comune ha necessità di essere amministrato in maniera diversa, ci vuole un’amministrazione con esperienza e che tenga veramente a questo territorio. Le filiere sono importanti ma bisogna essere in grado di intercettare i finanziamenti europei, perché la Provincia ormai non esiste più e la Regione è lontana e le risorse le assorbe quasi tutte Roma”.
Marco Ciaraldi e Nicola Mottola hanno spiegato le ragioni della loro scelta, puntando su Galasso, persona perbene, e sulla coalizione formata da “persone che hanno fatto la storia politica di questo Comune”.
“Come Sovranità – ha dichiarato Marco Moccia nel suo intervento – ci battiamo per le politiche abitative e Aristide Galasso ha accettato le nostre proposte programmatiche che sono il mutuo sociale elaborato da CasaPound, il progetto di Golfo Sicuro per garantire la sicurezza dei cittadini. Altra proposta è il censimento degli immigrati: non si tratta di essere razzisti, ma non è possibile che girano persone di cui non si sa l’identità. Il commissario sta realizzando questo centro di accoglienza sul nostro territorio, senza pensare ai cittadini. Abbiamo scelto questa coalizione perché è formata da galantuomini, persone perbene, con l’esperienza necessaria a risollevare questo paese”.
Il microfono è passato poi a Livio Pentimalli, che ha spiegato le ragioni di aver scelto Aristide Galasso, nonostante il gruppo consiliare di Minturno Domani abbia firmato la sua sfiducia nel 2011. “Aristide Galasso – ha dichiarato Pentimalli – è la persona adatta in questo momento. Ha avuto la sfortuna di governare senza numeri. Ha fatto vincere l’altro sindaco Graziano, che poi lo ha sfiduciato e ha poi ha abbandonato questo Comune in piena estate. Le ultime opere fatte in questo Comune sono state fatte dalla giunta Sardelli. Io non sono mai stato un finto oppositore, che poi mi sono venduto al sindaco. Non ci vergogniamo di avere amici anche se di diverse estrazioni politiche. Oggi c’è una situazione di sfascio amministrativo e di difficoltà economica. Si parla tanto dell’impianto di mitilicoltura, ma l’abbiamo portato io e Sardelli all’opinione pubblica. I servizi sociali sono ormai distrutti. Siamo convinti che la vittoria ci arriderà, dobbiamo tornare alla buona amministrazione e noi abbiamo l’esperienza per fare bene”.
La parola è poi passata al candidato a sindaco Aristide Galasso che ha subito lanciato una proposta: “Tutti i candidati a sindaco che non sono stati eletti e andranno all’opposizione devono dimettersi e far scattare il primo consigliere non eletto, per dimostrare che non c’è attaccamento alla poltrona. Se succede a me io mi dimetterò”.
Infine, altro tema lanciato da Galasso è stato quello della “questione morale”: “Puntiamo sulla trasparenza, fare questo mestiere con onestà. Siamo tutte persone perbene. Porteremo legalità e rispetto delle regole. La nostra sarà un’amministrazione partecipata, dobbiamo ascoltare i cittadini e le associazioni”.
Giuseppe Mallozzi