FORMIA – “La Cardiologia dell’Ospedale di Formia ha bisogno di un intervento urgente”. Inizia così la lettera che il Circolo “Giuseppe Piancastelli-Giuseppe Diana” del Partito Democratico di Formia ha inviato al Responsabile della Cabina di Regia della Regione Lazio, Dr. Alessio D’Amato, e al Direttore Aziendale ASL Latina, Dr. Giorgio Casati.
“E’ necessario – prosegue la lettera – assumere le unità mediche in sostituzione di quelle andate in pensione. Allo stato attuale, 7 medici non possono garantire i turni di guardia e contemporaneamente le prestazioni ambulatoriali esterne quali ambulatorio divisionale il mercoledì, i P.A.C. cardiologici, gli Ecocardiogrammi urgenti esterni e le visite con ECG urgenti il giovedì, i test da sforzo urgenti e di elezione il martedì. La soluzione non può essere la ulteriore contrazione delle prestazioni erogate.
In queste condizioni c’è il rischio della chiusura del servizio di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione che, allo stato attuale, oltre agli impianti dei PMK definitivi, effettua migliaia di controlli ambulatoriali. Ben 4.600 controlli sono stati effettuati nel 2014 e 4.758 nel 2015 (dati C.U.P.). Dei due sanitari addetti all’Elettrofisiologia, di fatto, resta un solo operatore in quanto l’altro, il cui pensionamento è previsto nel mese di Agosto prossimo, ha circa 300 giorni di ferie da fruire.
Ci sono poi altri due medici di reparto con contratto a tempo determinato, dei quali uno rischia di andar via in quanto è stato richiesto dall’Ospedale Cardarelli di Napoli. Anche in tal caso perdere un medico, se non due, che ormai è pienamente inserito nell’attività del reparto diventa una ulteriore difficoltà. Naturalmente resta insoluto il problema dell’Emodinamica, attiva solo nei giorni feriali e nell’orario 8 – 15.
Pertanto è assolutamente indispensabile esercitare le deroghe al blocco delle assunzioni nel 30% (dei pensionamenti) consentito dalla Regione Lazio. Come già detto, la riduzione dei servizi erogati per recuperare personale da impegnare nei turni di guardia, non è soluzione praticabile in quanto determinerebbe una grave perdita in termini di assistenza.
Il piano di indirizzo, approvato nel Dicembre 2014, prevedeva il consolidamento dei servizi ospedalieri nel centrosud ed in particolar modo dell’ospedale di Formia, sede di DEA e riferimento degli ospedali di Fondi e Terracina. La distanza da Latina obbliga a rendere autonomo il complesso ospedaliero sud e, nello specifico, ad utilizzare i fondi dell’ex articolo 20 per programmare la realizzazione del nuovo ospedale del golfo”.