GAETA – Sta per entrare nel vivo l’attività di gestione delle farmacie pubbliche da parte del Coifal (Consorzio Integrato Farmacie Laziali, costituito tra i comuni di Gaeta, Bracciano e Castelmadama) ma proprio quando le critiche sembravano tutte superate, si accendono i fari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Negli ultimi mesi il consorzio era andato avanti spedito nel perseguimento delle proprie finalità. Sostituito il sindaco di Bracciano Sala con il commissario prefettizio, L’assemblea del Coifal aveva votato a dicembre le linee di indirizzo per la nomina dei membri di propria spettanza nella costituenda Laziofarma spa (società partecipata a cui, esercitando un diritto contenuto nella convenzione stipulata con i comuni aderenti ha la facoltà di cedere la gestione delle nuove farmacie pubbliche situate nei territori degli stessi) ed a gennaio aveva preso atto dell’avvenuta costituzione. Nel frattempo l’ente aveva deciso di ridurre il collegio sindacale da 3 ad 1 membro e di inserire per le gare “in economia” la selezione tra almeno tre ditte.
Arriva dunque come un fulmine a ciel sereno la nota dell’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza. Si tratta di un parere ex articolo 22 della legge 287 90 che statuisce il potere di esprimere pareri quando iniziative legislative o regolamentari abbiano l’effetto “di sottomettere l’esercizio di una attività o l’accesso ad un mercato a restrizioni quantitative; di stabilire diritti esclusivi in certe aree; di imporre pratiche generalizzate in materia di prezzi e di condizioni di vendita”.
Nel caso specifico si è preso in esame il sistema degli affidamenti delle farmacie pubbliche. Così come congegnato l’affidamento a Laziofarma spa, società il cui capitale è controllato per l’80% da un socio privato (Servizi Farmaceutici Integrati srl) e solo per il 20% dal consorzio Coifal, può dar luogo a problemi concorrenziali se si verifica l’equazione ingresso nel consorzio uguale affidamento della farmacia comunale pubblica a Laziofarma. Lasciando intendere, neppure troppo velatamente, che per gestire una farmacia pubblica Laziofarma spa dovrebbe partecipare ad una gara
Del resto le intenzioni consortili si desumono anche dal suo sito internet dove la Laziofarma è presente con una propria pubblicità e dove si invitano i comuni del Lazio che abbiano intenzione di aprire farmacie comunali a rivolgersi al consorzio che fornirà a sua volta tutti gli strumenti di consulenza giuridica ed amministrativa.