MINTURNO – Rischia la chiusura anche il PalaBorrelli. E sempre per inagibilità, così come accaduto con gli istituti scolastici Balbo, Cistrelli e ultimamente anche l’asilo nido comunale. Una lunga sequela di chiusure dovute alla disattenzione delle amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi dieci anni. Gli attuali problemi delle strutture, infatti, sono figli di mancate decisioni del passato: certificazioni assenti, impianti antincendio non adeguati alle attuali normative e tanto altro ancora. Problemi che si protraggono da anni e oggi esplodono in tutta la loro potenza.
Da quanto si apprende, il Palazzetto dello Sport di Scauri non ha l’agibilità e in tutti questi anni non è mai stato sistemato l’impianto antincendio, come pure i moduli di continuità. Il PalaBorrelli è stato dato in concessione, secondo un’apposita convenzione con il Comune di Minturno firmata a dicembre scorso, al Basket Scauri insieme ad altre società sportive, con un affitto di 2000 euro mensili più il pagamento delle utenze, a cui si aggiungono i 500 euro per la vicina tensostruttura, così come deciso dal commissario prefettizio Bruno Strati che ha iniziato a regolarizzare la gestione degli immobili comunali. Al momento della sottoscrizione, le associazioni sportive non sono state minimamente informate di tutti i lavori necessari. Si sono accollate soltanto circa 3.500 euro di lievi lavori di manutenzione sul palazzetto e per ovviare all’inagibilità hanno siglato una polizza assicurativa sulle tribune, non sapendo che in seguito sarebbe arrivata la presentazione di una lunga lista di interventi, anche strutturali.
Lo scorso 2 febbraio, infatti, è giunta una comunicazione dal Comune di Minturno: entro il 28 febbraio devono essere terminati i lavori per l’adeguamento del PalaBorrelli in materia di agibilità. Si tratta di una lunga serie di interventi che riguardano lavori di muratura, sistemazione dei cornicioni, realizzazione di ringhiere esterne, sostituzione della gomma antiscivolo visto che l’attuale non è certificata che sia ignifuga. E ancora tinteggiare le tribune e così via. Una lunga sequela di lavori per i quali non bastano 60mila euro. Una somma esorbitante per una squadra, come il Basket Scauri, che fa già tanti sacrifici per trovare sponsor e garantire gli stipendi a giocatori e team.
A questo si aggiunge anche il fatto che si tratta di interventi che non si possono realizzare in poche settimane. Solo per installare i ponteggi su tutto il perimetro del palazzetto ci vuole molto tempo. Resta da chiedersi come mai dagli uffici comunali si siano ricordati solo adesso della necessità di tali lavori, quando avrebbero potuto presentare la lista già a dicembre scorso, al momento della firma della convenzione, con tutta la tempistica necessaria a certificare l’agibilità.
Domenica scorsa, per protestare contro tale paventata chiusura, i tifosi del Basket Scauri hanno appeso striscioni dai messaggi molto eloquenti: “No alla chiusura del palazzetto” e “Solo offese per questo paese, più rispetto per questa realtà”. Un rispetto che purtroppo non c’è stato in questi anni da chi era preposto a mantenere in funzione la struttura sportiva.
Giuseppe Mallozzi
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