SESSA AURUNCA – Ha un volto il corpo del 65enne rinvenuto ieri pomeriggio alla foce del Garigliano. Si tratta di Nicola Scalzone, maresciallo dei carabinieri in pensione, fratello maggiore dell’ex sindaco di Castel Volturno, Tonino Scalzone, aderente a Forza Italia. Era originario di Casal di Principe, ma da anni risiedeva nella cittadina rivierasca.
L’uomo si trovava insieme al fratello per una battuta di pesca, quando all’improvviso la corrente lo ha risucchiato. Il suo corpo è riaffiorato dalle acque intorno alle 14 alla foce del fiume, ai confini con il Comune di Minturno. Al momento il corpo si trova presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta, dove sarà sottoposto all’esame autoptico al fine di chiarire la causa del decesso e se la stessa sia stata determinata da un presunto malore.
I due fratelli non si trovavano a bordo di un’imbarcazione ma stavano effettuando una battura di pesca al rezzaglio, che consiste, opportunamente coperti da cerate e stivaloni, nell’utilizzare una rete che viene lanciata e successivamente ritirata da riva. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe lanciato la rete in mare e avrebbe perso l’equilibrio. Cadendo ha riempito la cerata di acqua, venendo quindi tirato dalla corrente e non riuscendo più a riemergere.
“Mi sono girato e non c’era più”. Così ha riferito il fratello agli agenti del Commissariato di Sessa Aurunca che stanno indagando sulla morte del 65enne. Il cadavere è stato ripescato dalla Guardia Costiera di Pozzuoli competente per territorio, con l’ausilio dei colleghi di Gaeta. Il corpo è stato trasferito presso il locale ospedale a disposizione dell’autorità giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere.