GAETA – E’ possibile immaginare per i giovani un futuro a Gaeta? Questa domanda è di forte attualità e riguarda certamente i giovani di tutta Italia, ma il caso di Gaeta è un po’ diverso rispetto ad altre realtà perché dalla nostra abbiamo l’enorme potenziale rappresentato dal turismo a dai servizi ad esso collegato. Ed è su questi argomenti che “Insieme per Gaeta” vuole dare il suo contributo d’idee, convinti che si possa ri-lanciare la nostra principale vocazione e creare opportunità diffuse. Intanto è interessante sapere che il turismo culturale, con le varie opzioni collegate (storico-archeologiche, naturalistiche, enogastronomiche, etc.) è di gran lunga il maggior motivo di interesse dei visitatori, anche più del turismo balneare. Questa considerazione è importante perché significa che l’offerta turistica della nostra città potrebbe rispondere a molti requisiti e soprattutto coprire lunghi periodi dell’anno e non solo l’estate.
Altra considerazione è che l’economia turistica si basa su molteplici aspetti spesso sottovalutati, mentre invece rappresentano un’ulteriore opportunità per la città: ad esempio il cosiddetto settore terziario che comprende, a titolo di esempio, le lavanderie per gli alberghi e ristoranti, le pasticcerie per i cornetti delle colazioni, gli artigiani per le riparazioni e le manutenzioni, il piccolo commercio e così via. Parliamo quindi di un settore che vale, in termini economici e di occupazione, quanto il turismo vero e proprio.
Purtroppo dobbiamo constatare che il turismo non è un’opzione di sviluppo economico presa seriamente in considerazione dall’Amministrazione Comunale, sia per mancanza di interventi a sostegno del settore sia per mancanza di strategie, oltre che per tassazione e burocrazia farraginosa. Addirittura in molti si chiedono se esista o meno un assessore al Turismo.
A questo si aggiunga che manca pure una cultura dell’ospitalità, sempre più richiesta dal turista moderno e che abbiamo sempre sottovalutato, come se tutto ci fosse dovuto in quanto “la nostra città è bellissima”. In realtà nella partita del Turismo disservizi, prezzi alti, scortesia, scarsa intraprendenza imprenditoriale, saranno sempre più dei fattori penalizzanti, così come sarà sempre più determinante la capacità di favorire la mobilità, rendere fruibile il nostro patrimonio storico-artistico ed adattarsi alle abitudini digitali dei consumatori.
In ultima analisi potremmo avere molte carte da giocare su questo settore che ha le potenzialità per favorire l’economia, l’occupazione soprattutto giovanile, ed un miglioramento della qualità della vita che, bisogna dirlo, non è certo al massimo in questo periodo. Sicuramente è un’operazione ardua che richiede lo sforzo comune di tutti, ma per ambire realmente a recuperare posizioni in questo settore strategico Gaeta deve credere di più nel Turismo, destinato, secondo Jeremy Rifkin, “a diventare rapidamente una delle più importanti industrie del mondo».