FORMIA – Un altro incidente, l’ennesimo. Stavolta ad Acqualonga, al solito incrocio. Sabato scorso un’auto si è scontrata con un tir. La conducente è stata elitrasportata a Roma dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata. Abbastanza per convincere il Sindaco Sandro Bartolomeo a scrivere al Prefetto di Latina.
“Il sinistro – ricorda il primo cittadino – si è verificato in corrispondenza di un’intersezione pericolosa ove nel corso degli anni si sono verificati numerosi altri incidenti stradali con feriti gravi ed anche mortali. I residenti, riunitisi in comitato proprio per portare a conoscenza delle istituzioni competenti le problematiche del quartiere, chiedono la realizzazione di una rotatoria”.
Il problema, ancora una volta, è che il tratto di strada non appartiene al Comune. Responsabile è l’Anas. “La rotatoria – spiega Bartolomeo – eliminerebbe il pericolo per tutti quei cittadini che abitano a monte della variante e che hanno bisogno di attraversarla per raggiungere il nucleo urbano a valle dove sono ubicate scuole, chiese, attività commerciali ed un centro medico convenzionato”.
La lettera è anche l’occasione per informare il Prefetto sulle iniziative che il Comune ha intrapreso per arginare la pericolosità della SR630. Strada, ricorda il Sindaco, dove il 20 gennaio ha perso la vita la 22enne Michela Minghella. Bartolomeo elenca i passi compiuti, già molti in poco tempo. Innanzitutto, l’ordinanza (la n. 3 del 25 gennaio) con cui il Sindaco ha disposto agli Enti interessati di provvedere nel minor tempo possibile ad assicurare una maggiore sicurezza della strada. Successivamente, Polizia Locale e Settore Opere Pubbliche del Comune sono stati incaricati di esaminare le fermate dei bus posti a taglio di strada per valutarne il grado di rispetto degli standard di sicurezza. Il 27 gennaio si è tenuta la conferenza dei servizi con tutti gli Enti coinvolti, tra cui l’Astral, l’agenzia regionale titolare della strada. Da quella riunione alla quale ha preso parte anche una delegazione di cittadini di Penitro, “è scaturita la volontà condivisa di sopprimere temporaneamente le fermate poste sulla SR 630 in quanto le stesse insistevano sulla carreggiata stradale, prive di golfi di fermata, con una segnaletica verticale obsoleta ed un’illuminazione insufficiente”.
Il 2 febbraio il Comune di Formia ha chiesto all’Astral un intervento urgente di messa in sicurezza tramite l’installazione di “dissuasori di velocità e segnaletica anche di tipo luminoso, orizzontale e verticale”. Il giorno prima erano state soppresse le fermate del trasporto pubblico urbano, decisione presto avversata dai residenti. Il 15 febbraio il Dirigente del Settore Polizia Locale ha quindi chiesto all’Astral di fissare un sopralluogo urgente congiunto al fine di valutare l’opportunità di ripristinare le fermate in condizioni di sicurezza. “A tutt’oggi – sottolinea Bartolomeo – l’Astral non ha ancora comunicato la sua disponibilità allo svolgimento del sopralluogo”.
Così il Sindaco ha ordinato ai Dirigenti dei settori Polizia Locale e Urbanistica di provvedere d’ufficio, utilizzando i fondi del bilancio comunale, alla realizzazione della segnaletica luminosa sulla SR630 “con richiesta di recupero delle spese all’Ente proprietario della strada”. Già precedentemente, la Polizia Locale di Formia aveva scritto all’Astral (note datate 2 e 16 febbraio) chiedendo l’autorizzazione all’installazione di sei colonnine tipo Velo OK per il controllo dei limiti di velocità precisando che “l’apparecchiatura da utilizzare per le rilevazioni è l’autovelox 104/C2 di proprietà del comando di Polizia Locale” e che “tali rilevazioni saranno effettuate solo in presenza della pattuglia comandata in servizio”. Si chiedeva inoltre “l’installazione di n. 4 cartelli su palina indicanti l’avviso del servizio di rilevamento velox da porre 150 metri prima dei box contenitori”.
Più di questo il Comune può poco. Di qui la lettera al Prefetto perché questi “valuti positivamente l’opportunità di un suo intervento presso gli enti preposti”. intervento che “sicuramente potrebbe rilevarsi decisivo”.