CASSINO – “In questi giorni stiamo assistendo ad una serie infinita di dichiarazioni su quello che è stato il voto dell’Assemblea dei Sindaci sulla questione Acea. La discussione ed il confronto vanno bene, la strumentalizzazione politica portata avanti dai soliti detrattori no.
Giovedì scorso, per chi ancora non lo avesse capito o fa orecchie da mercante, si è raggiunto un traguardo importantissimo. Per la prima volta, infatti, all’unanimità dei presenti è stata avviata la procedura di risoluzione del contratto con Acea, è stato espresso parere negativo all’incorporazione di Acea Ato 5 in Acea Ato 2, ma soprattutto si è deciso di intraprendere una strada comune per chiedere con forza alla Regione Lazio l’approvazione in tempi brevissimi della proposta di legge 238/2015 di attuazione della Legge Regionale 5/2014 ‘Tutela, governo e gestione pubblica delle acque’.
Un dato, quest’ultimo, che non può che farci piacere e che testimonia la lungimiranza che il Comune di Cassino ha avuto sulla questione Acea. Ricordiamo, infatti, che tre anni fa Cassino era dei 39 comuni firmatari della proposta di legge regionale quello più grande, ma cosa più importante unico in tutta la Provincia di Frosinone. Se oggi, quindi, abbiamo la Legge regionale 5/2014 in materia di ripubblicizzazione dell’acqua lo si deve anche a Cassino che, ha approvato la proposta di legge regionale in Consiglio Comunale, rendendo di fatto possibile la trasformazione della stessa in legge.
Fa piacere constatare che a distanza di tre anni anche gli altri comuni della provincia abbiano deciso di sostenere questo percorso, capendo che l’unica alternativa possibile all’attuale gestione del servizio idrico passa proprio attraverso l’attuazione della Legge Regionale 5/2014. In relazione, poi, alla diatriba, conseguente alla messa in mora del gestore, relativa alla determinazione del tempo congruo da riconoscere ad ACEA ATO 5 S.p.A. (90 o 180 giorni) per adempiere alle inadempienze individuate si rende necessario un ulteriore chiarimento. A determinare lo spostamento del termine da 90 a 180 giorni sono state le osservazioni della Segreteria Tecnica Operativa, un organo tecnico che tuttavia non ha modificato null’altro rispetto a quella che era la delibera iniziale.
Aspetto, quindi, che non incide minimamente su quella che è la volontà di arrivare alla risoluzione del contratto con Acea manifestata in sede di Assemblea dei Sindaci. È alquanto strumentale attaccarsi a questi aspetti o ad altri, come ad esempio la mancata acquisizione degli impianti da parte del gestore che rientra (insieme a tutte le altre) tra le ragioni delle messa in mora di Acea, per mettere in discussione un provvedimento che non ha precedenti e che giunge dopo l’ennesimo atto votato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Cassino, nella seduta del 17 febbraio scorso, contro l’attuale gestore del servizio idrico.
Piuttosto è bene soffermarsi su un altro dato importante approvato sempre lo scorso giovedì: l’obiettivo di arrivare alla modifica della Carta dei Servizi con la partecipazione dei Comitati e delle Associazioni sulla base delle proposte che il Comitato Provinciale Acqua Pubblica di Frosinone ha presentato alla Consulta d’Ambito il giorno 8 Febbraio 2016.
Questo significa rivedere integralmente tutte le azioni vessatorie, come il distacco (senza il minimo preavviso) dei contatori dell’acqua ad esempio, che il gestore può compiere ai danni dei cittadini. Mi sembra un altro grande risultato da raggiungere e sono certo che proseguendo su questa strada riusciremo a farlo. Questi sono i fatti e non le chiacchiere. Ed il comune di Cassino, come dimostrato in questi anni, continuerà ad impegnarsi quotidianamente per risolvere definitivamente un problema delicato e sentito da tutti i cittadini e che vede la nostra Amministrazione al fianco di questi ultimi per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati.”
È quanto emerge in una nota a firma del sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone