MINTURNO – Dopo diverse proroghe, dopo ben due aziende che hanno svolto il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani in seguito alla rescissione del contratto con la Ego Eco (la quale ha richiesto un risarcimento danni di 7 milioni di euro), si proseguirà con un nuovo appalto temporaneo. Da oltre due anni e mezzo, il Comune di Minturno si trova in una situazione di emergenza, in quanto l’appalto definitivo non è stato ancora pubblicato.
Con la delibera 20 dello scorso 15 febbraio, il commissario prefettizio Bruno Strati ha ritenuto necessario, al fine di garantire continuità alla raccolta dei rifiuti solidi urbani anche in vista della prossima stagione turistica, di affidare temporaneamente il servizio mediante una procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara a decorrere dal 1° aprile 2016 per il tempo strettamente necessario per l’espletamento della procedura ad evidenza pubblica e comunque per sei mesi. Saranno invitate almeno 5 aziende del settore. La proroga, l’ennesima, con la EcoCar è infatti in scadenza il prossimo 31 marzo.
Ad oggi, infatti, non è ancora pronto il nuovo progetto di raccolta differenziata con la modalità “porta a porta”, sebbene – si legge in delibera – sia imminente la pubblicazione della nuova procedura di gara europea ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani del Comune di Minturno per la durata di 7 anni. Per tal motivo il dott. Strati ha dato incarico al responsabile del servizio tutela ambientale pro tempore di avviare la procedura negoziata e di avviare l’istruttoria per il nuovo bando definitivo, autorizzandolo ad avvalersi di un gruppo di lavoro composto da un istruttore direttivo tecnico (categoria D) e da un istruttore amministrazione (categoria C), dipendenti del servizio tecnico lavori pubblici.
Per la gestione dell’appalto, il Comune di Minturno dovrà avvalersi della centrale unica di committenza, il cui documento non è stato ancora siglato con i sindaci di Formia e Gaeta, i cui consigli comunali si sono espressi soltanto recentemente per l’approvazione del contratto. Dunque, da come stanno le cose, sembra proprio che si prospettino tempi lunghi prima di giungere all’effettiva pubblicazione del bando.
La determina dell’appalto definitivo (la n. 250/2014) era stata pubblicata sull’albo pretorio il 31 Dicembre 2014 e successivamente ritirata nel marzo 2015, perché l’amministrazione comunale voleva inserire delle modifiche e inoltre ridurre il tempo di affidamento da 7 a 4 anni. Inoltre, era subentrata l’Asmel (la cui adesione è stata votata in consiglio comunale il 4 febbraio 2015), che tre mesi dopo è stata bocciata dall’Anac. Di annunci sull’imminente pubblicazione ne sono stati fatti tanti nei mesi a venire, fino addirittura ad agosto 2015, quando poi il sindaco Paolo Graziano ha rassegnato le dimissioni.
In questi tre anni, la qualità del servizio è praticamente restata identica, ovvero scadente, con la differenza che i costi sono aumenti del 40% (circa un milione di euro in più), che il Comune di Minturno si trova a fronteggiare due contenziosi (uno con la Ego Eco che richiede il risarcimento danni di 7 milioni di euro, l’altro con l’ASA che ha presentato un decreto ingiuntivo prima di 600mila euro, poi ridotto alla metà della somma), che l’appalto definitivo è ancora in alto mare e infine dopo tante proroghe il servizio verrà affidato nuovamente in maniera temporanea, senza un bando, dopo più di due anni e mezzo.
Giuseppe Mallozzi