Formia / Dramma al porto: Centola stroncato da un malore

FORMIA – Un malore, forse un infarto. Sarebbero queste le risultanze dell’esame esterno disposto dalla procura di Cassino e compiuto ieri sul corpo di Giovanni Centola presso l’obitorio di Castagneto. Lunedì il marinaio, 61 anni, era rimasto vittima di un incidente 3,5 miglia a largo del porto di Formia. Tornava insieme al comandante Pompeo Scarpellino da una battuta di pesca a bordo del peschereccio Sant’Erasmo, inabissatosi su un fondale di 30 metri a seguito dell’impatto con la nave cisterna Vetor Quinto.

Arginate le perdite di carburante in superficie, continuano le indagini della capitaneria di porto di Gaeta, in collaborazione con l’ufficio marittimo di Formia. Al momento nel registro degli indagati ci sarebbe un unico iscritto dal pm Chiara D’Orefice, il comandante Scarpellino, per l’ipotesi di omicidio colposo.

Un atto dovuto che consentirà di chiarire con maggiore dettaglio la sua posizione. E proprio Scarpellino, difeso dall’avvocato di fiducia Pasquale Di Gabriele, ha concluso ieri la sua degenza presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia.

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