GAETA – Il consiglio comunale di Gaeta approva l’asta del pesce. La massima assise ha votato una variante che trasforma una “zona bianca” situata sul lungomare in zona Calegna, considerata originariamente dunque area pubblica, in zona destinata alle attività di pesca e servizi direttamente connessi.
La precisazione sul tipo di attività da svolgere è frutto dell’accoglimento di tre emendamenti dell’opposizione, preoccupati che sull’area si potessero insediare attività di altro tipo. “E’ una vittoria per tutta la città” – ha detto il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, raggiunta in realtà solo grazie alla presenza della minoranza in aula ed al consigliere del partito democratico Pina Rosato che, conscia dell’importanza della struttura richiesta da anni dalla cooperativa Porto Salvo II, ha evitato che il numero legale cadesse.
Pesante l’assenza del consigliere Angelo Magliozzi e la fin troppo prevedibile presa di posizione del consigliere Eduardo Accetta che, dopo il documento di sfiducia dei suoi ormai ex compagni di maggioranza non poteva certo reggere il numero.
Ma Accetta ha attaccato a lungo sulla possibile interferenza sulla legittimità delle volumetrie previste nell’area della variante e sul sovrapporsi della nuova destinazione dell’area con la viabilità accessoria al porto turistico. Accetta, rivolgendosi ad alcuni membri della cooperativa presenti in aula, ha parlato apertamente di una “presa in giro” nei loro confronti.
Dubbi che il dirigente Roberto Guratti ha cercato più volte di fugare. Di fatto una lettera della società “Marina di Gaeta”, destinata a realizzare il nuovo porticciolo, parla di “interferenze” tra la variante del porto turistico approvata nel 2011 dalla maggioranza Raimondi (e poi adottata da quella Mitrano nel 2013) e la nuova destinazione d’uso.
Curiosamente la missiva è stata protocollata al comune di Gaeta prima della convocazione del consiglio. Al termine di una discussione durata quasi quattro ore, ha votato contro il solo consigliere Antonio Raimondi che ha ampiamente argomentato la sua posizione spiegando che l’intera zona avrebbe dovuto essere a servizio del settore crocieristico e del porto.
L’asta ed il mercato del pesce (previsto da Mitrano sull’area ex Canaga) sarebbero invece dovuti sorgere su un imbonimento a mare della darsena di Porto Salvo. Il progetto, insieme a quello del molo Santa Maria e del secondo molo crocieristico sulla banchina Caboto (Gaeta Sant’Erasmo) per le navi medio piccole non è mai arrivato.
Per questo i consiglieri di opposizione hanno chiesto al primo cittadino di convocare al più presto il commissario dell’autorità portuale Pasqualino Monti, recentemente confermato per altri 6 mesi ma mai comparso in consiglio comunale in questa consiliatura. I consiglieri comunali vogliono capire infatti quale disegno abbiano il sindaco di Gaeta ed il commissario Monti per la città.
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