GAETA – Ieri pomeriggio, dopo oltre due mesi di missione presso la 7^ Squadriglia Guardia Costiera di Lampedusa, la motovedetta CP 308 ha fatto rientro nel porto di Gaeta.
L’unità navale della Guardia Costiera di Gaeta, con i suoi 5 membri di equipaggio, partita lo scorso 26 dicembre, è stata accolta, presso la banchina Caboto, dal Capo del Compartimento marittimo – comandante Alberto Meoli – e dai numerosi famigliari giunti appositamente per riabbracciare i propri cari.
La missione nel Canale di Sicilia, disposta dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, ha visto la CP 308 impegnata in una intensa attività finalizzata a fornire il proprio contributo nel complesso scenario operativo del flusso migratorio.
L’impegno della CP 308 nell’attività di salvaguardia della vita umana in mare a favore delle migliaia di migranti, protagonisti di tale emergenza umanitaria, ha portato la motovedetta di Gaeta a percorrere circa duemila miglia in acque nazionali ed internazionali.
18 sono state le missioni della motovedetta della Guardia Costiera di Gaeta, durante le quali il comandante della CP 308 – 1°maresciallo Michele Di Domenico – ed il suo equipaggio – Luca D’Arrigo, Antonio, De Cristofaro Nicola Pasciuto e Giuseppe Terella – hanno tratto in salvo 321 migranti.
Tra questi disperati, fuggiti da situazioni di guerra e miseria, 22 sono state le donne soccorse: in tre casi erano in stato di gravidanza avanzato. Nel corso delle oltre 140 ore di missione, la motovedetta di Gaeta ha accolto, al suo interno, anche 8 bambini: tre dei quali viaggiavano soli, senza la compagnia di un parente adulto.
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