Gaeta / Il sindaco Mitrano elogia i cinque militari che hanno tratto in salvo 321 migranti nel Mediterraneo

GAETA – Il sindaco Cosmo Mitrano ha espresso il suo apprezzamento per l’attività umanitaria che i cinque membri dell’equipaggio della motovedetta della Capitaneria di porto di Gaeta hanno svolto dal 28 dicembre al 27 febbraio scorso nel Mediterraneo culminato con il salvataggio di 321 i migranti nel corso delle 18 missioni effettuate. Il primo cittadino ha consegnato questa mattina una pergamena a ciascuno dei cinque membri dell’equipaggio in segno di gratitudine e riconoscenza dell’intera città per la meritoria attività svolta a salvaguardia della vita umana in mare.

L’unità navale -condotta dal comandante, 1° Maresciallo Michele Di Domenico unitamente al Sergente Antonio De Cristofaro, al 2° Capo Nicola Pasciuto, al 2° Capo Luca D’Arrigo e al Sottocapo 3^ classe Giuseppe Terella – ha percorso circa duemila miglia in acque nazionali ed internazionali per svolgere nel Mediterraneo un’attività di salvaguardia della vita umana in mare a favore delle migliaia di migranti, protagonisti dell’emergenza umanitaria in corso.

Alcune fasi dei salvataggi sono state mostrate in un video molto ben commentato dal capo del compartimento marittimo e comandante del porto di Gaeta, capitano di fregata Alberto Meoli, orgoglioso del lavoro svolto dai suoi uomini nel Canale di Sicilia. Tra i migranti, fuggiti da situazioni di guerra e miseria, sono state soccorse 22 donne, di cui tre in stato di gravidanza, dando loro la possibilità di portare a termine una nuova vita. Inoltre sono stati presi a bordo anche otto bambini, sottraendoli, quasi certamente, ad un destino crudele.

Alle espressioni di elogio del sindaco Mitrano ha fatto eco anche l’apprezzamento di Franco Ciufo, delegato vicario della delegazione Lazio del sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio. Oltre al pubblico ed ai familiari dei membri dell’equipaggio erano presenti alla cerimonia nutrite rappresentanze delle sezioni locali delle Associazioni dei Marinai d’Italia, dei Carabinieri, dei Finanzieri, della Croce Rossa Italiana, di studenti della Fondazione Caboto e degli alunni della terza media dell’Istituto comprensivo «G. Carducci», sempre sensibili a sottolineare con la loro presenza i sentimenti di gratitudine e di apprezzamento per iniziative umanitarie e sociali.

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