FORMIA – Un carico di quasi 11 tonnellate e mezzo di cibo, giochi, abiti e apparecchi sanitari è partito da Formia alla volta del deserto dell’Hammada, destinato ai campi profughi del popolo Saharawi. E’ lo straordinario risultato della raccolta che l’Associazione onlus “Formia-Saharawi” ha promosso tra gli studenti delle scuole cittadine e nell’ambito di altre iniziative benefiche.
Raccolti riso (quasi quattro tonnellate), lenticchie (1.400 chili), tonno (755), fagioli (298), pasta (190), integratori e latte in polvere (188). E ancora: vestiti e coperte (212 chilogrammi), 4,1 tonnellate di apparecchi sanitari tra docce, bagni e lavandini; una sedia per interventi odontoiatrici (203 chili), giochi e materiale per scuola (50 chili) e molti altri materiali (968 chili) tra cui scarpe, macchine da cucire e altri strumenti utili per la vita di tutti i giorni.
Costretto quarant’anni fa a fuggire dalla sua terra, il popolo Saharawi vive in territorio algerino, nei campi allestiti in uno dei deserti più aridi e inospitali del pianeta. Da più di dieci anni il Comune di Formia e la onlus presieduta dal professor Marcello Lucciola portano avanti un gemellaggio umanitario che, l’estate, consente di ospitare in città decine e decine di bambini provenienti da questa martoriata porzione di Sahara. A loro vengono offerte cure mediche, intrattenimento e amore. Le attività di beneficenza e le raccolte di fondi consentono di pagare farmaci e viveri che ogni anno l’associazione porta nei campi profughi dell’Hammada.
Le scuole del territorio hanno risposto all’appello con grande generosità. Per i ragazzi è stata anche un’importante occasione educativa, lo spunto per parlare della tragedia di un popolo e stimolare in loro il pensiero critico sulle ingiustizie che ancora pervadono il mondo.
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