GAETA – Un’affollata sala consiliare ha ospitato mercoledì 16 marzo la presentazione dello strumento di programmazione del traffico cittadino (PUT). Ad accogliere i cittadini, il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, l’assessore all’urbanistica Pasquale De Simone e il Prof. Mauro D’Apuzzo redattore del Piano, Associato di Costruzione di Strade, Ferrovie ed Aeroporti Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica, DICEM Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale,
La partecipazione sentita dei cittadini, mai cosi numerosi nell’Aula Civica, ha ben sottolineato l’importanza dell’incontro. Il PUT presentato alla città, viene definito, in termini tecnici “un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili nel breve periodo – arco temporale biennale – e nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate”; esso è perciò fondamentalmente teso ad una migliore gestione degli spazi stradali esistenti e, ove necessario, del sistema di trasporto pubblico collettivo stradale. In questo caso il PUT viene più propriamente denominato “Piano della mobilità”.
Il rilevante documento programmatico, che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale, è il risultato di diversi anni di lavoro che hanno visto un coinvolgimento corale di diversi attori: l’Università degli Studi di Cassino, il Comune di Gaeta ed in particolare, il Sindaco Cosmo Mitrano, l’Assessorato alla Mobilità, l’Assessorato ai Lavori Pubblici, il Comando di Polizia Municipale prima sotto la guida del Dott. Donato Mauro cui poi è subentrato il Dott. Mauro Renzi, i Consiglieri della Maggioranza e dell’Opposizione, la Protezione Civile e l’Ufficio Tecnico Comunale.
Il Sindaco Cosmo Mitrano ha aperto l’incontro pubblico ringraziando i principali attori di questa imponente mole di lavoro: “In primis grazie al prof. D’Apuzzo. Un pensiero all’ex assessore Di Biagio per aver iniziato questa collaborazione, ed un vivo ringraziamento all’assessore De Simone che nel prendere il testimone lo ha portato al traguardo lavorando con grande impegno.
Un traguardo importante, atteso da anni, che finalmente vede la luce amministrativa. Non rappresenta certamente l’ottimo ma un dignitoso lavoro che potrà arricchirsi di ulteriori suggerimenti e revisioni. Si tratta,infatti, dello strumento generale che traccia i lineamenti iniziali che dovranno essere poi concretizzati in un livello di progettazione ulteriore di II Iivello”.
Occorre ricordare che il PUT, in funzione del grado di affinamento delle proposte di intervento e dei livelli approvati, viene suddiviso in tre livelli di progettazione, rappresentativi anche del suo specifico iter di approvazione da parte degli organi istituzionali competenti.
Il primo livello di progettazione è il Piano generale del traffico urbano (PGTU), inteso come progetto preliminare relativo all’intero centro abitato. Esso deve indicare la politica intermodale adottata, la qualificazione funzionale dei singoli elementi della viabilità principale e degli eventuali elementi della viabilità locale destinata esclusivamente ai pedoni, il dimensionamento preliminare degli interventi previsti ed il loro programma generale di esecuzione (priorità di interventi). Con riferimento alla domanda di mobilità, il piano deve proporre progetti di miglioramento e/o riorganizzazione delle quattro componenti fondamentali del traffico (circolazione pedoni, movimento dei veicoli collettivi, movimento dei veicoli privati, organizzazione della sosta) accompagnati da analisi di tipo ingegneristico.
Il secondo livello di progettazione è quello dei Piani particolareggiati del traffico urbano, intesi quali progetti di massima per l’attuazione del PGTU; essi riguardano ambiti territoriali più ristretti di quelli dell’intero centro abitato (circoscrizioni, settori urbani, quartieri, etc.) od ambiti modali specifici quali ad esempio l’organizzazione delle sosta ed il Piano Urbano Parcheggi, l’organizzazione e la progettazione di dettaglio della mobilità sostenibile e cosi via ma sempre dentro il perimetro degli interventi e delle disponibilità proprie dell’Amministrazione Comunale.
Il terzo livello di progettazione è quello dei Piani esecutivi del traffico urbano, intesi come progetti esecutivi dei Piani particolareggiati del traffico urbano. La progettazione esecutiva può riguardare l’intero complesso degli interventi previsti da un singolo piano particolareggiato, ovvero singoli lotti funzionali all’interno di potranno seguire le successive fasi di affinamento e particolarizzazione delle politiche di mobilità a livello esso. Detti piani esecutivi definiscono completamente gli interventi proposti nei rispettivi piani particolareggiati.
Il PUT presentato è inerente al primo livello di progettazione. Si sono pertanto poste le basi per lo sviluppo di un Piano generale del traffico urbano (PGTU), che è stato esposto nelle sue linee generali dal prof. D’Apuzzo.
Dopo aver precisato che l’art 36 del Codice della Strada
prescrive l’obbligo di adozione del PUT per i comuni con popolazione
superiore a 30.000 abitanti il prof. D’Apuzzo ha richiamato l’attenzione sulla circostanza che seppur Gaeta non rientri in questa fascia, supera durante la stagione
estiva i parametri di presenza turistica che richiedono ugualmente l’approvazione dello stesso. Ha evidenziato, inoltre, che lo stesso è requisito necessario per la partecipazione a bandi nazionali in materia ambientale. Ha poi dato il via alla presentazione del PUT elaborato attraverso slide dei contenuti di rilevazione del traffico effettuati durante la stagione estiva e dei modelli ingegneristici applicati per l’inquadramento territoriale.
“Da un punto di vista metodologico-operativo, – ha spiegato il Prof. D’Apuzzo -la stima dei riflessi sulla circolazione per effetto delle scelte progettuali formulate nell’ambito dei diversi livelli di specificazione del PUT viene affrontata mediante lo sviluppo e la calibrazione di un modello matematico-ingegneristico di stima della domanda di traffico su cui abbiamo avuto il forte contributo dell’Università degli Studi di Cassino. Da un punto di vista procedurale le attività sono iniziate nel Luglio 2013 e si sono concentrate sulla censimento ed elaborazione dei dati di traffico e di mobilità sul territorio comunale nel mese di Agosto e di Settembre dove evidentemente si registrano le maggiori criticità per quanto riguarda la mobilità cittadina. Complessivamente sono stati raccolti quasi settantamila dati sulla mobilità utilizzando più di 1100 ore/uomo per questa specifica attività.
Successivamente si è integrata l’estesa campagna di indagini con la raccolta ed elaborazione dei dati socio-economici della conurbazione gaetana oltre che con una attenta disamina di tutte le politiche di pianificazione a livello sovracomunale e comunale fino a questo momento avviate, in maniera tale da poter essere opportunamente implementate nei modelli di simulazione a supporto degli interventi di miglioramento della mobilità che sono stati successivamente esaminati.
Si è infine proceduto allo sviluppo, calibrazione e validazione sperimentale del modello ingegneristico per la stima della domanda di trasporto che ci è servito per la stima degli impatti sulla mobilità dei diversi progetti di fluidificazione della mobilità presi in esame.
Questa ulteriore attività ha previsto l’impiego di più di 1000 ore/uomo.
Senza entrare nel merito specifico e dettagliato di tutti interventi di miglioramento su cui si è ampiamente dibattuto in numerose sedute e riunioni, i principali interventi del PUT si sono concentrati su due aspetti preminenti:
- la risistemazione dell’intersezione in località S. Carlo;
- la razionalizzazione e riqualificazione della mobilità in accesso/egresso sul Centro Storico S.Erasmo (Gaeta Medievale).
Nel primo caso si è proposta una modifica dei sensi di marcia finalizzata alla fluidificazione dei flussi di traffico che interessano questo nodo viario che appare nevralgico per la mobilità Gaetana.
Nel secondo caso, con l’intento di tutelare la zona di Gaeta Medievale, si è studiato un nuovo dispositivo di traffico per l’accesso alla Centro Storico S. Erasmo che si accompagna ad una risistemazione del Lungomare Caboto secondo tre proposte progettuali differenziate che potranno essere adottate dall’Amministrazione anche in maniera sequenziale ed in base alle specifiche esigenze che si definiranno negli scenari futuri.
Sono stati infine analizzati anche scenari a breve e lungo termine relativi ad una serie di interventi già realizzati od in procinto di realizzazione sulla offerta di trasporto della Conurbazione di Gaeta.
A valle delle attività di sviluppo ed analisi ingegneristiche degli scenari di mobilità attuali e futuri, da Luglio 2013 al Settembre 2015, si sono avuti numerosi incontri tra i tecnici dell’Università di Cassino ed il team del Sindaco, l’assessore Di Biagio, l’assessore De Simone e l’assessore Leccese, il Comandante Mauro ed il Comandante Renzi in cui sono stati rifiniti e perimetrati gli ambiti di analisi e di studio degli interventi migliorativi”.
Il 7 Luglio 2015 è stata presentata una bozza del PUT ai Consiglieri di Maggioranza, ed il 28 Luglio 2015 è stata presentata una bozza del PUT anche ai Consiglieri di Opposizione al fine di recepire eventuali osservazioni e rilievi.
“Il PUT al suo primo livello di progettazione presentato – ha concluso il Prof. D’Apuzzo -ancorché perfettibile e meritevole di necessari e successivi sviluppi, può rappresentare una preziosa occasione di rilancio della città di Gaeta”.
Per L’Assessore De Simone: “Il piano generale del traffico urbano è uno strumento di programmazione che guarda all’esistente e coniuga la progettazione futura della città. Questa è la vera sfida per l’organo di governo. Rivestendo un carattere di inquadramento generale dovrà essere “tagliandato” e corretto con cadenza biennale.
Per gli aspetti più di dettaglio si procederà per comparti (zone omogenee, per es. centro storico
sant’Erasmo) attraverso il secondo livello di progettazione ovverosia i piani particolareggiati e poi successivamente i piani esecutivi. E’ stato chiarito , inoltre, che l’affidamento dell’incarico è del 2103 e a quella data erano già presenti le coordinate generali delle principali opere pubbliche realizzate, naturalmente le stesse sono state corrette in maniera residuale – in base anche a mutamenti dello stato dei luoghi – per esigenze sopravvenute.Al fine di dare ulteriore concretezza alla partecipazione cittadina, tale progettualità verrà pubblicata sul sito comunale per giorni 30 al fine di poter presentare osservazioni da tutti i portatori di interessi. Successivamente si approverà in Consiglio Comunale”.
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