FORMIA – Una folta platea di ragazzi delle scuole ha preso parte questa mattina all’incontro pubblico con Catello Maresca, pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e autore del libro “Male capitale: la misera ricchezza del clan dei casalesi”. L’appuntamento, inserito nel “Mese della legalità” promosso dall’Amministrazione comunale, si è svolto al teatro Remigio Paone.
Al dibattito, moderato dal giornalista Paolo Sarandrea, hanno partecipato anche il Sindaco Sandro Bartolomeo, la Delegata alla Legalità Patrizia Menanno e Antonio Turri, presidente dell’associazione “I cittadini contro le mafie”. A margine dell’evento, è stata inaugurata la mostra fotografica del fotoreporter Nicola Baldieri, dedicata alla “terra dei fuochi” e base fotografica del libro scritto da Maresca, il magistrato che arrestò il boss latitante Michele Zagaria.
Il dibattito si è concentrato su temi importanti: dalle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto produttivo alle diverse tipologie di mafia, alla gestione dei beni confiscati. In particolare, su questo tema si è soffermato il Sindaco che ha sottolineato le criticità del sistema e le difficoltà che le pubbliche amministrazioni incontrano nell’utilizzo dei beni. Concordando, il pm Maresca ha sollecitato l’adozione di una nuova legge che renda più efficace, trasparente e rapida l’azione dello Stato sugli ingenti patrimoni confiscati ai clan, ad oggi privati della loro valenza economica e produttiva.
L’incontro si è focalizzato anche sul contenuto del libro che, attraverso le immagini, racconta l’economia casalese e la pervasività della camorra sui territori d’origine, dando uno spaccato originale delle vite dei boss, condotte in case sfarzose e kitsch, ornate dai simboli del potere e da un’opulenza di cui non possono godere, perennemente in bilico tra il rischio di cattura da parte delle forze dell’ordine e il rischio di cadere sotto i colpi dei clan rivali.
Gli studenti hanno partecipato con interesse ponendo domande. Maresca ha ribadito l’importanza di kermesse come quella del “Mese della legalità” organizzata dal Comune di Formia e l’esigenza di educare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei fenomeni criminali e degli effetti che le mafie producono sulla vita economica e sociale di una comunità.
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