MINTURNO – Una volontaria di Scauri, Sabrina Yousfi, molto attiva sul fronte dell’integrazione, parteciperà al progetto “Melting Pot Europa“, un progetto di comunicazione indipendente nato nel 1996 e frutto dell’impegno collettivo di associazioni, esperti, avvocati, docenti, attivisti, giornalisti, fotografi, videomakers, che mettono a disposizione il loro lavoro per la realizzazione di questo spazio di informazione e approfondimento libero, autonomo e gratuito.
La giovane volontaria, che insegna italiano per stranieri nell’ambito di un progetto Sprar a Itri, partirà il prossimo 25 marzo per un viaggio collettivo che dal porto di Ancona raggiungerà la Grecia e il confine greco-macedone. “Gli obiettivi sono molti – spiega Sabrina – e riguardano tutti la salvaguardia dei Diritti Umani: monitorare e raccontare la situazione nelle zone dell’accoglienza emergenziale, sostenere in tutti i modi la libertà di movimento delle persone, connettersi con le realtà autorganizzate nazionali, europee e dell’area mediterranea, costruire con tali associazioni nelle zone di confine iniziative sociali e politiche. L’Europa di questi giorni è insufficiente, incontinente, indescrivibile, indicibile ed è per questi e molti altri motivi che soggetti singoli, associazioni, collettivi e cooperative hanno deciso di intraprendere questo viaggio; vogliono inviare un messaggio concreto all’Europa tutta ed a tutti coloro che ogni giorno restano a guardare”.
Dal sud pontino sono due le persone che hanno deciso di partire: oltre a Sabrina Yousfi da Minturno, ci sarà anche Emanuele Petrella, entrambi volontari presso la Cooperativa Sociale Onlus “Alternata Silos”.
“Siamo persone – spiega Sabrina – che lavorano nel settore e molto sensibili alle tematiche ed allo svolgimento delle dinamiche che riusciamo ad osservare solo attraverso uno schermo, ed è per questo che abbiamo deciso di partire. Tuttavia, la speranza è che si riescano a smuovere le coscienze di altri. Le coscienze di coloro che non lavorano nel settore, le coscienze degli esseri umani europei che siedono davanti al televisore e che riescono a guardare loro simili deperire, ammalarsi, partorire nel fango, o morire nel tentativo di attraversare un fiume. Ciò che forse non risulta chiaro è che tutto ciò sta accadendo a casa nostra, in Europa. Non sta accadendo in un paese del mondo non meglio specificato, sta accadendo nel nostro salotto, nella nostra cucina, e la maggior parte delle persone continua a rimanere indifferente e a a parlare di Comunità Europea”.
Gli scopi di questo viaggio saranno quelli di consolidare rapporti ma soprattutto “ad aiutare direttamente le persone che lo necessitano con le uniche armi a nostra disposizione: Solidarietà, Amicizia, Scambio Interculturale”.
“Andremo a ringraziarli della loro pazienza – conclude Sabrina Yousfi – e a chiedere perdono per l’accoglienza che stanno ricevendo in casa nostra. La partenza è prevista per il 25 Marzo da Ancona, se per allora le condizioni dei Profughi di Idomeni dovessero migliorare, andremo nel futuro campo profugo pronto a nascere all’ombra dell’ennesimo muro”.
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