GAETA – Tra i tanti eventi religiosi e laici inseriti nel calendario pasquale, c’è un amarcord davvero speciale. È la festa dell’arrampicata organizzata spontaneamente da climbers provenienti da tutta Italia presso il Ristoro da Guido, nella piana di Sant’Agostino a Gaeta. Un momento di ritrovo tra vecchi amici aperto anche a chi vuole conoscere le gesta compiute negli ultimi decenni sulle falesie del Sud Pontino.
In particolare questa sera, dalle 19 e 30 in poi, è prevista la proiezione di filmati d’epoca ed il racconto diretto da parte dei protagonisti dell’apertura delle più importanti “vie” d’arrampicata che hanno caratterizzato l’epopea di questo sport. Dagli anni cinquanta la costa è oggetto dell’attenzione degli alpinisti. Ma è sul finire degli anni anni settanta che, con lo sviluppo dei nuovi materiali, il climbing prende piede nella piana di Sant’agostino.
Primo a tracciare una via su Monte Vanellamare fu Roberto Ferrante nel 1979. Negli anni ottanta, grazie a Federico D’Isep fu invece scoperta la grotta dell’Arenauta. Tanti i protagonisti che si alternarono ad aprire nuovi itinerari, grazie alla sensibilità di Guido Capotosto che si offrì di accompagnarli nelle location più interessanti. Tra coloro che hanno contribuito ad attrezzare o fare conoscere in tutto il mondo ci sono Bruno Vitale, Fabio Delisi, Roberto Ferrante, Paolo Caruso, Andrea Di Bari, Stefano Finocchi, Roberto Ciato, Sebastiano Labozzetta, Federico D’Isep, Bruno Moretti, Tommaso Sciannella, Luigi Filocamo, Fabrizio Antonioli, Ivo Ferrari, Alessandro Lamberti ed Enrico Mazzoli. Per i residenti nel basso Lazio l’avvicinamento a questo fantastico mondo è possibile grazie alla dedizione dell’istruttrice Francesca Cicchetti, presente ormai da anni con una palestra indoor presso il centro di preparazione olimpica Coni di Formia con l’associazione sportiva Gaetaventura.