LATINA – Il Consiglio provinciale che si è riunito oggi presso la sala Cambellotti della Provincia ha avviato una attenta discussione sul piano provinciale dei rifiuti che l’Assise sarà chiamata ad approvare entro breve e che verrà portato anche all’attenzione dei sindaci della provincia di Latina.
E proprio su base provinciale, attraverso la costituzione di un apposito Ambito Territoriale Ottimale che comprenda i 33 comuni del territorio, si muove il ragionamento portato oggi all’attenzione del Consiglio dall’amministrazione guidata dal presidente Eleonora Della Penna che, in collaborazione con il delegato all’ambiente, il consigliere Sandro Bartolomeo, l’ufficio guidato dalla dottoressa Nicoletta Valle e i consiglieri di maggioranza, ha presentato una prima proposta sulla quale avviare una discussione che consenta, entro brevissimo tempo, di portare all’attenzione dei sindaci un piano condiviso da tutto il Consiglio da presentare alla Regione Lazio.
“Obiettivo principale di questa proposta – ha affermato il presidente Della Penna – è ovviamente quello di incentivare notevolmente la raccolta differenziata che oggi è leggermente sotto la media regionale e sicuramente sotto i parametri europei. Non ce lo chiede più la Regione Lazio, ce lo impone l’Europa e non possiamo essere da meno.
I Comuni devono fare la loro parte ma è giusto che la Provincia, per quanto di sua competenza, metta loro a disposizione e soprattutto della Regione Lazio a cui spetta ogni decisione finale, un piano che tenga conto delle esigenze di tutto il nostro territorio. Vogliamo assumerci la responsabilità di decidere e dire la nostra, puntando sul confronto con i consiglieri e con i sindaci e vogliamo farlo perché è giunto il momento che questo argomento venga trattato una volta per tutte con proposte concrete e disinteressate, sul piano politico, che giungono dalla nostra provincia”.
La proposta avanzata oggi dalla maggioranza che sarà oggetto di una nuova riunione della Commissione ambiente, di un nuovo Consiglio e successivamente di una Conferenza dei sindaci, consiste nell’istituzione di un sub-Ato provinciale per i rifiuti con i soli comuni della provincia di Latina (sub-ato provinciale rispetto all’Ato che è invece regionale) e nella costituzione di tre bacini (nord, centro e sud) dove realizzare tre stazioni di trasferenza, trattamento e recupero dei rifiuti che verranno successivamente trasferiti, smaltiti e recuperati secondo le linee guida regionali.
“Finalmente – ha affermato nel suo intervento il delegato all’ambiente, Sandro Bartolomeo – la Provincia si prende il ruolo che le spetta e lo fa accantonando la questione della termovalorizzazione puntando invece, come giusto che sia, sulla differenziata e sull’esigenza, non più rinviabile, di evitare che i rifiuti prodotti viaggino in lungo e in largo in tutta la provincia di Latina”. Da qui l’ipotesi che la gestione dell’Ato per i rifiuti sia totalmente pubblica: “Una svolta epocale – ha affermato Bartolomeo – che di fatto ci consentirebbe di marginalizzare l’intervento di privati che oggi dettano le regole in un settore dove la presenza e la gestione del pubblico è senza dubbio auspicabile ed elemento di garanzia per tutti “Il sub ambito provinciale e le stazioni di trasferenza consentirebbero lo spostamento dei rifiuti con un minor numero di mezzi e quindi ridurrebbero notevolmente l’impatto ambientale che oggi viene causato dai camion della nettezza urbana che viaggiano da Minturno ad Aprilia su tutto il territorio. Un aspetto tutt’altro che secondario, così come non è secondaria l’esigenza di effettuare maggiori e più meticolosi controlli su tutto il ciclo”.
Una posizione, questa, condivisa anche dai consiglieri Bernasconi, Tombolillo e Giovannini che hanno ribadito a più riprese l’esigenza di mettere un punto fermo alla questione rifiuti proprio attraverso questo piano condiviso. Il Consiglio all’unanimità e anche su proposta del consigliere De Meo, ha dunque deciso di riportare il dibattito avviato oggi nella sede della Commissione Ambiente con l’obiettivo di tornare in aula con una proposta condivisa da portare all’attenzione dei sindaci del territorio.