AQUINO – Affidarsi al volontariato per risparmiare sui costi del randagismo conviene. Ne è testimone il Comune di Aquino che stipulando una convenzione totalmente gratuita con ACL Onlus, associazione di tutela animale che opera nel frusinate dal 2005, in due anni ha risparmiato oltre 70 mila euro.
“Nel 2015 abbiamo fatto rientrare dal Molise 29 cani che Aquino manteneva da anni in un canile senza volontari per scelta delle passate amministrazioni” spiega l’Assessore ai diritti degli animali Federica Di Sotto “e in pochi mesi ACL Onlus ha trovato adozione a 21 di essi. Riceviamo dall’associazione i documenti degli adottanti e foto che dimostrano l’ottima qualità delle adozioni”. Dalla firma della convenzione, altri 15 cani di Aquino già presenti nei canili della provincia hanno trovato casa gratis e 16 randagi sono stati tolti direttamente dalla strada senza nemmeno vedere la gabbia, in tutto 52 adozioni.
Ma se è così, come mai i Comuni del frusinate non approfittano? “Ignoranza delle leggi e cattiva amministrazione,” risponde la Presidente di ACL Onlus Simonetta Panni “vanno di moda premi in denaro e sconti fiscali ai cittadini che adottano cani, una trovata che costituisce un dispendio o un mancato introito per le casse comunali, ma assicura un ritorno di voti a spese dei randagi che vengono presi come mucche al mercato da chiunque voglia lo sconto, quando le adozioni non sono filtrate dai volontari. Poi a noi tocca spesso andare a recuperare questi cani detenuti in condizioni inadeguate, perché sono stati presi per soldi, non per altro”.
Aquino è un Comune virtuoso, uno dei pochi in provincia che ha chiesto e ottenuto anche fondi regionali per le sterilizzazioni dei cani privati, progetto che avrebbe riscosso successo maggiore se il Distretto Asl di Pontecorvo-Cassino fosse dotato di un ambulatorio veterinario adeguato. Ma la strada per risolvere il problema randagismo è ancora lunga, passa per l’educazione al possesso responsabile: la maggior parte dei randagi sono in realtà cani vaganti di proprietà privata non microchippati e non sterilizzati che si riproducono in modo incontrollato riversando un grave costo sulla collettività.
“Al nord ci sono province dove l’80% dei cani accalappiati torna al proprietario grazie al microchip che qui nel frusinate è ancora un optional, pur essendo la legge la stessa. Chi ama gli animali li identifica con microchip e li sterilizza, perché è solo così che si evitano loro tante sofferenze”.
Nel frattempo i primi dati positivi, anche in termini di contabilità, sono ben evidenti nel bilancio del Comune di Aquino. Infatti in poco meno di un anno, grazie alle buone politiche evidenziate ed attuate dall’assessorato, la spesa complessiva si è ridotta di circa il 15%.