FORMIA – Interviene Forza Italia Giovani di Formia, nella persona di Simone Massarenti, in merito alla nuova piazza Aldo Moro inaugurata mercoledì scorso.
“In data 1 aprile – dichiara Massarenti – il Comune di Formia, dopo lavori durati anni e dopo polemiche relative al ‘modus operandi’ e alle spese, ha finalmente inaugurato la Piazza, antistante la ben più nota Piazza Vittoria, dedicandola alla memoria dello statista Aldo Moro.
Naturalmente fra polemiche ed elogi l’opinione pubblica si è subito spaccata, addirittura pare che il sindaco non abbia proprio gradito il modo nel quale è stata gestita l’inaugurazione, definita da molti dozzinale. Ma concentriamoci sulla Piazza, uno spazio immenso, 4mila metri quadri di superficie che, non essendo altro che il solaio del sottostante parcheggio (anch’esso oggetto di polemiche), non poteva che rimanere di un grezzo cemento.
Lo spazio centrale è completamente spoglio e il ‘viale’ d’entrata si può dire che porti quasi al nulla. La fontana, richiamante quella già presente a Piazza Risorgimento, ma il problema è uno solo, chi si trova di passaggio ed è esterno allo spiazzo, come fa a notarla, essendo questa coperta dai muretti di cinta?
L’idea delle panchine in legno, invece, pare essere stata accolta con favore dalla maggior parte dei cittadini, soprattutto quelle posizionate all’estremità della Piazza verso il mare. La scacchiera, un’idea definita innovativa, in realtà inserita nel contesto ambientale degli ambienti cittadini da anni ormai, è in ‘gestione’ ad un’associazione che si occupa dell’assegnazione della suddetta e della fornitura delle pedine, ecco perché molto spesso è vuota.
E infine ci sono le rampe da skate, oggetto di un dibattito tuttora in corso, le quali, oltre ad essere molto rumorose, appaiono antiestetiche per il contesto nel quale sono state collocate, un centro cittadino caratterizzato da palazzi anche con valenza storica. In tutto ciò la piazza, essendo impossibile collocarvi alberi per l’instabilità del sottostante parcheggio, se non lungo il perimetro, è completamente esposta agli eventi atmosferici.
Insomma, questa nuova opera urbanistica, collocata su quello che è l’opera che sta economicamente sventrando Formia, il parcheggio multi piano, farà parlare di sa a lungo.
La proposta si basa su due concetti fondamentali: utilizzo sensato dell’area e, soprattutto, la riqualificazione di aree abbandonate della città.
Per il primo punto, in particolare, sollecitiamo l’amministrazione a porre sulla superficie ben altro di semplici rampe da skate, bensì gazebo mobili o fissi onde le associazioni culturali, o chiunque ne richieda l’utilizzo, della città, possano creare iniziative per i cittadini, come incontri e attività educative per i ragazzi, incontri per i cittadini per renderli partecipi della vita della città, ma non messi lì per caso, bensì curati in modo tale da inserirsi nel contesto ambientale di un centro cittadino. Inoltre, in vista dei mesi estivi, sollecitiamo le istituzioni a permettere ai bar della zona di usufruire dell’area, al fine anche di arginare la possibile creazione di punti di malavita organizzata. Maggiore è il flusso di persone a tutte le ore del giorno, minore è il rischio.
Il secondo punto della proposta, invece, possiamo dire che abbia come scopo due cose, la suddetta riqualificazione urbana e, non meno importante, la fine dello stato di abbandono di alcuni quartieri. I cittadini sono stanchi di tutti questi furti, ma il problema è alla base, perché questi malviventi approfittano dell’abbandono totale di quartieri come San Pietro, Scacciagalline, Gianola, Vindicio lasciati in balia degli eventi.
Perché non spostare lo skate park nel quartiere di San Pietro ove, alle spalle della caserma della Guardia di Finanza, era per giunta già presente una piccola area, a molti sconosciuta, dedicata agli skater, da anni in totale abbandono? Chi ha la passione farebbe anche chilometri pur di divertirsi e il quartiere, in stato di abbandono, vivrebbe una “seconda vita”.
Perché non porre la scacchiera nella pineta di Vindicio, cosicché, tra un turno e l’altro, chi ne usufruisce possa coprirsi all’ombra dei pini, piuttosto che rischiare un’insolazione?
Sono piccoli cambiamenti – conclude la nota – che forse non andrebbero bene a tutti, ma sicuramente cambierebbero la visione di una città morta, che dopo le 20:30 diventa un deserto, un far west nel quale non si può più camminare tranquilli. Il silenzio spettrale che ricopre il centro città non deve essere riempito solo in centro e per giunta da rampe per skate board, ma deve essere riempito in ogni angolo, la città deve risorgere unita, e concentrandosi su una piazza, beh, si rischia che i buoni propositi vengano spazzati dalla brezza che spira da mare e che allieta chi si siede su quelle sdraio da voi stessi piazzate”.