SANTI COSMA E DAMIANO – Ingente sequestro di rifiuti pericolosi e tossici a due passi dal fiume Garigliano. Nei giorni scorsi il nucleo ambientale della sezione navale della guardia di finanza di Gaeta, guidata dal comandante Alessio Mainieri è intervenuta presso un deposito di una industria di vernici situato a circa 150 metri dalla sponda Laziale. Attirati da un odore acre, i militari hanno dovuto indossare subito le mascherine, allo scopo di evitare eventuali esalazioni provenienti da circa 600 fusti stipati in maniera non conforme. Una vera e propria discarica abusiva, dove sono state riscontrate anche diverse perdite.
Circa 600 tonnellate di rifiuti industriali speciali, pericolosi e non pericolosi, sono stati rinvenuti dai militari della sezione operativa navale della guardia di finanza di Gaeta, su tre aree di circa 1800 mq all’interno di un sito industriale in località s.s. Cosma e Damiano. L’intervento si e’ concluso nei giorni scorsi con il sequestro dell’area, che si trova all’interno della sede della societa’ cooperativa “mancoop” a.r.l, a carico della societa’ “fallimento evotape packaging s.r.l.”.
In particolare sono stati rinvenuti, illecitamente depositati, rifiuti misti con caratteristiche di tossicità ed infiammabilità, tra cui imballaggi, carta , plastica, legno, fusti contenenti solventi – inchiostri-vernici, stracci, lastre di eternit, materiale ferroso ed elettrico, fusti di oli esausti e contenitori in plastica contenenti sostanze acriliche e collanti a base di solventi. L’intervento è stato operato con il concorso degli uomini dell’Arpa Lazio ed il sequestro è stato convalidato dall’autorità giudiziaria di Cassino competente per territorio, con la denuncia del curatore fallimentare. L’intervento si è reso necessario dopo che gli avvistamenti aerei avevano da tempo evidenziato l’anomala situazione, dannosa per l’ambiente e la salute degli abitanti, e ancora nessun intervento di bonifica era stato posto in essere.
Ulteriori accertamenti di natura finanziaria sono in corso per la verifica del pagamento dei canoni in materia di eco-tassa, tributi quest’ultimi di particolare interesse considerato che un eventuale recupero della somma evasa verrebbe riutilizzata, così come previsto dalla normativa vigente, in attività per la tutela ambientale.
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