MINTURNO – La lista civica “Insieme per Minturno” scioglie la riserva e si schiera con il candidato a sindaco Gerardo Stefanelli. Come già anticipato da Temporeale.info, il movimento civico capeggiato dall’ex consigliere comunale Mino Bembo va a chiudere la coalizione del centrosinistra attualmente formata dal Partito Democratico e dalle civiche “Minturno Cambia” e “Minturno Rinasce”. Il nuovo sodalizio politico è stato presentato al pubblico ieri mattina in una gremitissima sala presso il Wave – Lido del Sole di Scauri.
A introdurre i lavori è stato lo stesso Bembo, affiancato dall’ex consigliere comunale Domenico Riccardelli e dalla coordinatrice della lista civica Sonia Corrente.
“L’esperienza di ‘Insieme per Minturno’ – ha esordito Bembo – è partita un anno fa in consiglio comunale con Domenico Riccardelli e Americo Zasa. Purtroppo, il progetto di un rinnovamento speravano di avere con il sindaco Paolo Graziano è miseramente naufragato. Ci siamo rimessi in gioco e abbiamo subito stabilito con chi non volevamo stare. Oggi si stanno riproponendo persone che hanno fatto politica negli ultimi 30 anni: ne hanno avute di occasioni per fare e i risultati li vediamo”, ha esordito Bembo, che poi si è soffermato sui progetti presentati all’attenzione della giunta Graziano ma che sono naufragati, criticando fortemente l’attività amministrativa come già fatto in più occasioni in consiglio comunale: “Avevo curato il progetto per uno sportello contro l’usura. Che fine hanno fatto quei fondi? Sull’urbanistica: la commissione è stata convocata una sola volta. Era pronto il regolamento sull’urbanistica, nemmeno questo è stato approvato. In tre anni, decine di progetti naufragati perché la giunta pensava ad altro. Le nostre proposte hanno trovato sponda nella minoranza, come per esempio il mantenimento del giudice di pace, sul quale l’amministrazione non ci ha pensato due volte a toglierlo di mezzo. Abbiamo finanziato di tasca nostra il ricorso al Tar. Oggi si parla del consultorio, tutti sono attenti. Ma dopo? Finirà come per il giudice di pace?”
Dopo il ricordo di questi tre anni, Bembo si è soffermato sul presente: “Minturno ha bisogno di uno scatto d’orgoglio per tornare a essere importante. Sono stanco di sentire che Minturno sia l’ultimo Comune della provincia. Minturno ha bisogno di un sindaco della discontinuità, che non deve pagare cambiali a nessuno. Minturno ha bisogno di essere governata dopo tanti anni di non governo. Tutti ci hanno promesso poltrone, l’ultima chiamata ieri sera. Non ci interessano poltrone, il nostro impegno politico è per il paese, per vederlo rinascere. Ci vuole un sindaco senza compromessi. E per questo abbiamo scelto Gerardo Stefanelli”.
La parola è quindi passata al candidato a sindaco, il quale ha subito ricordato le contrapposizioni personali avute con Bembo, tra cui lo scambio di querele in merito ad una interrogazione presentata dallo stesso Stefanelli, insieme a Raffaele Chianese: “Abbiamo avuto tante contrapposizioni personali, ma poi le abbiamo superate già in consiglio comunale. Sono seguiti stima e rispetto e ci siamo trovati d’accordo su diversi temi in consiglio comunale: purtroppo le proposte di Mino sono state ascoltate soltanto da noi in minoranza. Il merito è anche di Mimma Nuzzo, che ci ha fatti riavvicinare e ora è nata una bella amicizia”.
“Il grande limite dell’amministrazione Graziano è stato lo scollamento tra giunta e consiglio comunale. Non c’era unione, c’erano forze politiche contrapposte nella stessa maggioranza. Non è un caso che sia caduta l’amministrazione Graziano”, ha sottolineato Stefanelli, il quale si è poi soffermato in un lungo intervento sulla difficile situazione finanziaria del Comune di Minturno.
“In questi giorni – ha continuato Stefanelli – si parla di un possibile dissesto finanziario. Dichiarare il dissesto significa aumentare al massimo tutte le tasse e il costo di ogni procedimento amministrativo. Non si possono affidare incarichi a nessun professionista. Per dichiarare il dissesto, però, devono esserci alcuni fattori: debiti senza copertura economica, squilibri patrimoniali, anticipazioni di cassa forniti dalle banche. A Minturno tutti questi fattori fortunatamente non ci sono. C’è solo una grande massa di debiti fuori bilancio che va smaltita. E su questo dobbiamo essere chiari con gli elettori: per i prossimi tre anni saremo impegnati in un grosso piano di risanamento delle casse comunali senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, che già pagano tanto. Vedi la tassa sui rifiuti: siamo un Comune in cui si paga 240 euro pro capite per i rifiuti, il più alto del Lazio, tra l’altro senza avere alcun beneficio in termini di qualità della raccolta. Come fare per il risanamento? Bisogna ridurre gli sprechi nell’acquisto di beni e servizi, ridurre i consumi energetici. Paghiamo una bolletta della luce di 750mila euro. Possiamo risparmiare molto con un nuovo piano energetico con le rinnovabili. Poi c’è da aumentare le entrate: ci impegneremo a una lotta serrata all’evasione fiscale per stanare coloro che non pagano o che pagano meno di quello che devono pagare. Bisogna rivedere la tassa di occupazione del suolo pubblico, mentre dobbiamo pensare a un’alienazione dei beni pubblici che non servono a nulla, sono improduttivi. Ci troviamo in crisi, questo deve essere chiaro. Abbiamo una massa di debiti che non permettono lo sviluppo di questa città e l’ammodernamento della macchina amministrativa. Questo grande sforzo richiederà una compattezza politica non solo della giunta ma anche del consiglio comunale. Dovremo prevedere una drastica riorganizzazione della macchina amministrativa . Una forte azione di regolamentazione significa tutelare i diritti dei cittadini e ridurre al massimo la discrezionalità nei procedimenti. Ci sono lobby molto forti e radicate in questo paese, che sono sempre le stesse che lavorano. Bisogna garantire la rotazione delle imprese nelle opere pubbliche e degli incarichi ai professionisti. Questi signori che ci hanno governato fino ad oggi hanno mortificato i giovani professionisti di questa città, che devono sottostare al potente di turno e questo a discapito anche dell’efficienza amministrativa. Dobbiamo investire nel futuro, nel senso di creare una responsabilità sia individuale che collettiva. Questa è una sfida che ha bisogno dello sforzo di tutti. Una proposta di Mino Bembo fu quello dei patti di riqualificazione urbana per premiare quelle persone che si prendono cura del bene comune. Oggi ci sono dei titolari di stabilimenti balneari che hanno sistemato le aiuole e pittato i muri del lungomare. Ognuno di noi – associazioni, parrocchie e categorie economiche, dobbiamo lavorare tutti insieme ai territori. Non è possibile che ancora oggi ci sia frattura tra mare e collina. Dobbiamo agire insieme perché da soli non si va da nessuna parte”.
Il microfono è quindi passato nelle mani di Domenico Riccardelli: “Alla scorsa elezione non conoscevo Gerardo, me l’hanno dipinto come un mostro, invece non morde”, ha scherzato l’ex consigliere comunale, che ha aggiunto telegrafico: “Dopo sei mesi di amministrazione avevo già deciso di schierarmi con lui alle prossime elezioni, perché ha dimostrato fin da subito competenza e amore per il territorio”.
Sonia Corrente, coordinatrice della lista, ha quindi presentato le donne in lista: oltre a lei stessa figurano Caterina Casale, Emilia Romano, Katia Uttaro, Dana Aposol, Patrizia Di Principe e Grazia Di Girolamo. Quest’ultima è la più giovane candidata alle elezioni amministrative, avendo compiuto da poco 18 anni. Sono stati individuati alcuni punti programmatici, di cui si dà l’elenco completo alla fine dell’articolo. Tra i punti figurano pista ciclabile, riqualificazione di Piazza Bassani e una piazza per Marina di Minturno che non ha un centro di aggregazione. E ancora il Codice Etico: no a incarichi a parenti di politici eletti entro il quarto grado. “Ci sentiamo di prendere un impegno forte con la cittadinanza. Non bastano solo le leggi ma ci vuole di più: dobbiamo ridare fiducia ai cittadini sulla politica”, ha spiegato Stefanelli, che ha aggiunto: “Siamo d’accordo su tutti i punti presentati. Dobbiamo agire sulla riqualificazione dell’impianto fognario, no alle fosse biologiche e portare le fogne laddove non ci sono. Infine, effettuare una ricognizione degli scarichi a mare”.
“Va ritrovato il senso di comunità. Chi ha amministrato ha già dato, ora la speranza sta nel futuro e il futuro siamo noi”, ha concluso Stefanelli.
Giuseppe Mallozzi
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Il testo completo dell’accordo programmatico di “Insieme per Minturno”
Il disagio sociale è una priorità da combattere. Ma non con interventi puramente clientelari. L’ufficio, invece, dovrà fornire un programma personalizzato di assistenza, fondato sulle reali esigenze dell’assistito, anche attraverso la promozione di percorsi di formazione professionale.
Valorizzazione delle famiglie attraverso politiche di sostegno alla genitorialità.
Istituzione di un fondo di rotazione per il microcredito a sostegno delle famiglie colpite dal sovraindebitamento
L’urbanistica è un settore da sempre trainante per il nostro territorio. Spesso, però, la politica ha mortificato le professionalità operanti nel settore, ignorando le richieste che avrebbero potuto contribuire al suo rilancio. Prioritaria, in tale senso, è l’approvazione del regolamento edilizio, invocata da anni e che contribuirà a dare maggiore certezza agli interventi edilizi.
È necessario dotarsi di un regolamento acustico che disciplini le attività rumorose, ponendo fine ai tanti casi di discrezionalità che hanno pregiudicato tante attività commerciali, soprattutto turistico-recettive. È necessario, pertanto, dare precise garanzie e regole certe di operatività agli operatori turistici e a quanti operino in attività rumorose
Il nostro litorale deve essere produttivo tutto l’anno. Può costituire il volano della nostra economia e per far ciò è necessario promuovere accordi con il Demanio e la Capitaneria di Porto affinché i gestori degli stabilimenti possano mantenere le spiagge attrezzate anche oltre il periodo estivo, promuovendo l’organizzazione di eventi di concerto con l’amministrazione comunale.
Per troppi anni il territorio di Marina di Minturno, compreso tra il Garigliano ed il Monte d’Argento, è stato dimenticato dalla politica. Occorre pianificare per quest’area una serie di interventi specifici, diretti a valorizzare questa parte di territorio di grandissima potenzialità economica.
In particolare sono ormai indifferibili i seguenti interventi:
Alcuni interventi pubblici sono per noi ritenuti non oltre rinviabili. In particolare:
Valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico e culturale, anche mediante specifici accordi con gli uffici scolastici regionali e provinciali al fine di promuovere il turismo scolastico e la previsione di una delega assessorile in materia
Insieme per Minturno