GAETA – Il capogruppo del Movimento Progressista, Antonio Raimondi, interviene sul turismo della città di Gaeta. Un turismo, spiega l’ex sindaco, che è solo “un amarcord” e spiega il perché.
“C’è un rapporto morboso – dichiara Raimondi – tra noi gaetani e la nostra amata Città. La riteniamo la Città più bella del mondo, con spiagge meravigliose, una Storia ultra millenaria, ricca di Monumenti, con un clima davvero invidiabile: la riteniamo stupenda, meravigliosa, unica. Su Facebook impazzano centinaia di pagine dedicate a Gaeta, alla sua Storia, alle sue bellezze (la Perla del Tirreno), alla sua enogastronomia, al suo dialetto ecc.. Insomma, più pagine di facebook che abitanti. E’ un vecchio ritornello la frase: ‘Gaeta potrebbe vivere solo di turismo, invece non sappiamo sfruttare ciò che la natura e la Storia ci hanno dato’.
C’è molto di vero in tutto questo, ma non vi è dubbio che esiste anche un po’ di campanilistica esagerazione. Soprattutto perché non si è mai capito che per fare Turismo seriamente, cioè per farne una ‘impresa collettiva’ che possa dare da mangiare alla maggioranza dei cittadini, tutto quanto sopra detto è condizione necessaria ma non sufficiente. Ci vuole la capacità di essere organizzati, accoglienti, di avere le infrastrutture, di avere prezzi abbordabili (soprattutto in questi anni di crisi economica) ecc.ecc. Ci vuole un ‘sistema turistico integrato’ che ci faccia essere competitivi sul mercato nazionale ed internazionale. Ci vuole un Brand (marchio) Gaeta, che attragga turisti tutto l’anno e non solo nel cosiddetto periodo balneare.
A Gaeta non abbiamo forse mai capito che dobbiamo competere con altri 8mila Comuni italiani (tutti hanno qualcosa da ‘vendere’ turisticamente) e soprattutto con un mercato Internazionale con prezzi sempre più competitivi (per non parlare poi del crocierismo che è diventata da anni un grande moda). E Gaeta? Noi rischiamo di crogiolarci nella ‘nostra bellezza’ e vivere di rimpianti: ciò che poteva essere e non è stato! All’atavica riluttanza dei gaetani verso il turismo (non siamo stati mai particolarmente accoglienti), oggi si aggiunge la definitiva ‘strage’ dell’Amministrazione Mitrano.
Il turismo a Gaeta è stato completamente azzerato ed è rimasto un Amarcord. Non solo niente turismo destagionalizzato (scolastico, religioso, naturalistico, dei weekend ecc.), ma oramai abbiamo perso anche quote consistenti (basta vedere i dati delle estati 2012-2013-2014) del turismo balneare che sembrava intoccabile da tutto e da tutti. Migliaia sono i posti di lavoro stagionali (e qualcuno non solo stagionale) che si sono persi con la caduta del turismo estivo balneare: Alberghi, Ristoranti, Bar, Pub, Esercizi commerciali, Stabilimenti balneari. Tutti hanno ridotto drasticamente il personale per far quadrare i conti a scapito dei giovani e delle famiglie gaetane.
Si può riprendere il cammino? La prima cosa da fare è mandare a casa l’Amminstrazione Mitrano: basti pensare che una Città che ‘vorrebbe’ vivere di turismo non ha nemmeno un Assessore al ramo con cui gli Operatori turistici potrebbero interloquire e pianificare seriamente. Le ricette da mettere in campo sono tante, ma le prime due, per dare un primo colpo d’ala, sarebbero l’abolizione della Tassa di Soggiorno negli Alberghi ed il Parcheggio a pagamento sulle strisce blu escluso i mesi di luglio ed agosto (che diventerebbero gratis per i residenti).
Quando negli altri dieci mesi arriva una automobile in Città e parcheggia, gli Ausiliari del Traffico, oggi organizzati in una Cooperativa, potrebbero, invece di vedere se hanno pagato e fare l’eventuale multa, aprire lo sportello, dare il benvenuto in Città e chiedere se gli ospiti hanno bisogno di qualcosa e dare loro una cartina con tutte ciò che è visitabile in Città, compreso dove poter rifocillarsi. Ovviamente, sarebbero pagati dal Comune che tanto attualmente già li sta pagando”.
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