TERRACINA – “Bisogna tutelare i diritti dei lavoratori ma anche le aziende agricole”. Esordisce così Gianluca Corradini, candidato sindaco di Forza Italia, a proposito delle conseguenze scaturite dalla protesta in atto dei braccianti agricoli extracomunitari.
“In un momento particolare del nostro Paese, – continua Corradini – con una congiuntura economica certamente non favorevole credo che settori importanti della nostra economia, come l’agricoltura, vadano tutelati.
A proposito delle conseguenze scaturite dalla protesta in atto dei braccianti agricoli extracomunitari, credo che vadano tutelati i diritti dei lavoratori ma ancor di più gli sforzi di coloro che investono risorse in un comparto così importante per il nostro territorio. Purtroppo questa “guerra” non giova a nessuno. Le situazioni vanno affrontate per trovare delle soluzioni. Oggi molte aziende non disponendo dell’adeguata manodopera hanno chiuso i battenti gettando il diserbante sulle colture. Questo è inaccettabile ed è il frutto di strumentalizzazioni della Flai Cgil.
Qui ci sono 1180 imprese da tutelare: noi siamo per il confronto tra le parti che porti a un risultato e non per lo sciopero a oltranza che distrugge il comparto. Un primo passo è stato compiuto: l’incontro con il Prefetto, Pierluigi Faloni, tenutosi durante la manifestazione dei braccianti a Latina, è un primo tassello per arrivare a una trattativa concreta. Detto questo le ragioni della mobilitazione dovevano essere illustrate prima, bisognava cercare un confronto e non uno scontro. La mia proposta è quella di formare un tavolo tecnico al quale partecipino il Prefetto di Latina, la Coldiretti e le sigle sindacali. L’obiettivo? Salvaguardare le oltre mille imprese agricole migliorando per quanto possibile le condizioni di lavoro dei migranti impiegati in agricoltura.
Purtroppo oggi c’è chi parla di agricoltura quando nel tempo non è stato capace di ottimizzare un solo prodotto del nostro territorio.
Il comparto agricolo rappresenta l’11% dell’attività produttiva – sottolinea Corradini – e, in questo periodo di crisi, è stato l’unico settore a mantenere stabili i livelli di occupazione. Ma tutto quello che è stato fatto finora si deve solo ed esclusivamente alle iniziative e agli sforzi delle singole cooperative agricole. La valorizzazione dei nostri prodotti è anche e soprattutto promozione per la nostra città e per il nostro territorio. Per questo le imprese agricole non possono essere lasciate da sole: bisogna fornire loro gli strumenti per essere competitive sul mercato nazionale e internazionale.
Dobbiamo sfruttare il nuovo Programma di Sviluppo Rurale approvato dalla Regione per incentivare l’organizzazione della filiera agroalimentare e potenziare la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e la redditività delle aziende agricole. Un aiuto per le tante aziende agricole è anche la riapertura dello Sportello agricolo di Borgo Hermada, uno strumento utile non solo per Terracina ma per tutto il comprensorio in cui operano più di 9mila aziende tra Sabaudia, San Felice Circeo e Pontinia.
Si deve arrivare – conclude Corradini – a creare un vero e proprio asse strutturale ed organizzativo a disposizione del mondo agricolo che colleghi Terracina con la Provincia, la Regione e l’Europa in modo da accedere ai finanziamenti in modo diretto. Non dimentichiamo che le nostre cooperative sono il fiore all’occhiello della Regione e dell’Italia e rappresentano un pezzo consistente del Pil del Lazio.”