FORMIA – “A scuola di musica – I linguaggi che uniscono”. E’ il titolo del progetto rivolto agli alunni della scuola primaria promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Formia. Il laboratorio, destinato a bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, si articolerà in tre incontri programmati per il 27, 28 e 29 aprile nei plessi scolastici di “Castellone”, “De Amicis” e “Mattej”.
L’obiettivo è di superare le barriere per vivere la musica in modo naturale. A pochi verrebbe in mente di battere i piedi su un tavolo di legno, di soffiare in una canna di bambù o adornarsi di bracciali a sonagli per fare musica. Siamo molto più abituati ad ascoltare o suonare strumenti complessi che richiedono tecniche non facilmente acquisibili. Il laboratorio propone un approccio diretto che mira a coinvolgere il bambino e a renderlo protagonista di un percorso. Ad esempio utilizzando materiale di riciclo per costruire strumenti musicali. Un barattolo di yogurt, il filo di una lenza, tappi, scatole di biscotti. Con gli oggetti più impensabili si può stimolare la fantasia e le capacità manuali dei bambini, l’espressione musicale, il ritmo.
Ogni incontro è articolato in lezioni di organologia e approfondimenti su storia e folklore dei popoli legati agli strumenti a percussione. A questo si associano i laboratori pratici incentrati su attività coinvolgenti: dalle costruzione degli strumenti musicali con materiali da recupero al body percussion, ai giochi di gruppo.
A curare il progetto è l’Associazione “Jazzflirt Musica & Altri amori” attraverso due esperti musicisti che da anni operano in questo campo: Pasquale Mirra, giovane virtuoso vibrafonista e compositore, noto per le sue collaborazioni con artisti di fama mondiale (nominato miglior vibrafonista italiano nel 2014 e 2015) e Danilo Mineo, musicista attivo in molti progetti e produzioni discografiche, promotore di laboratori di divulgazione musicale e autore di manuali di musica. Il loro laboratorio ha già riscosso grande successo nelle scuole di varie regioni d’Italia.
“Il progetto – spiega Maria Rita Manzo, Assessora a Pubblica Istruzione e Politiche Ambientali – ha una grande valenza educativa. Mira a promuovere lo sviluppo e l’integrazione dei bambini, a valorizzare identità personali e diversità, a migliorare l’integrazione e l’inclusione sociale degli alunni provenienti da culture diverse. Un approccio che stimola il bambino a liberarsi e, attraverso la musica, a conoscersi meglio. E’ un processo che sosteniamo fortemente”.