Formia / Scuola di Trivio, inaugurata la palestra all’aperto

FORMIA – Giornata di festa per la comunità di Trivio. In mattinata l’Assessore alle Opere Pubbliche e Manutenzione Eleonora Zangrillo ha inaugurato la nuova area palestra della scuola materna ed elementare “Collodi”. Successivamente, ha preso parte al primo appuntamento di “Pollice verde”, l’iniziativa di educazione ambientale destinata ai bambini delle scuole promossa dal locale Centro Socioculturale.

“Entrambe le iniziative – sostiene l’Assessore Zangrillo – sono l’esempio di come la collaborazione tra Comune, scuole e cittadini possa dare risultati importanti in poco tempo e con risorse limitate. La sistemazione del campetto polivalente è avvenuta nell’ambito dei servizi manutentivi che l’azienda appaltatrice garantisce alle scuole di competenza comunale. L’Amministrazione ha fornito i materiali. La scuola e gli stessi genitori hanno assistito gli operai della ditta.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Si è provveduto a risistemare l’area, sia a livello di pavimentazione che di recinzione e a dotarla di attrezzature sportive come canestri per la pratica del basket. Lo stesso approccio guiderà gli interventi che a breve coinvolgeranno anche altre scuole, prima tra tutte quella di Rialto. La collaborazione con le altre Istituzioni velocizza i percorsi e riduce le spese, consentendoci di intervenire in più realtà. Ringrazio la dirigente Annunziata Marciano, certa che altrettanta disponibilità troveremo anche tra i responsabili degli altri istituti”.

Il clima di festa è proseguito poi per le vie del centro storico dove i bambini delle scuole, muniti di guanti, palette e annaffiatoi, hanno provveduto a piantumare piante e fiori sulle strade di proprietà comunale. “Un’iniziativa bella ed educativa – commenta Eleonora Zangrillo – che proseguirà nelle prossime settimane. Ringrazio il Centro Socioculturale e il suo presidente Luigi Saraniero per il contributo di partecipazione ed impegno. La città è la nostra casa e tutti dobbiamo imparare a prendercene cura”.

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