NAPOLI – Inizierà venerdì 10 aprile, davanti la IX Sezione Penale del Tribunale di Napoli, il processo a carico di Sergio Liberi e Franco Pecorini, ex amministratori della Tirrenia Navigazione S.p.A., rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per la morte di P.S., un ex marittimo di Gaeta che aveva lavorato su navi Tirrenia dal 1970 al 2002. L’uomo è morto nel 2007 a sessantacinque anni per un mesotelioma pleurico, che secondo l’accusa sarebbe dovuto alla presenza di amianto sul naviglio della Tirrenia Navigazione spa.
Ora sarà il giudice monocratico Nicola Miraglia a far luce sull’accaduto. La fase dibattimentale del processo vede imputati Franco Pecorini, cavaliere del lavoro e amministratore delegato della Tirrenia di Navigazione dal 1984 al 2010, e Sergio Liberi, amministratore delegato dal 1978 al 1981 della società all’epoca controllata al cento per cento da Fintecna, a sua volta gestita dal ministero dell’Economia, dal 2012 privatizzata e diventata di proprietà della Compagnia Italiana di Navigazione.
Secondo il gup del Tribunale di Napoli, Carlo Modestino, che aveva disposto il rinvio a giudizio, accogliendo le istanze dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e difensore di parte civile, i vertici aziendali avrebbero omesso di informare i lavoratori sui rischi a cui erano sottoposti e di adottare le misure di prevenzione e protezione che avrebbero evitato l’insorgere della malattia.
Il dipendente della Compagnia, nativo di Gaeta, aveva lavorato per trentadue anni, dal 1970 al 2002, nelle sale macchine delle navi coibentate con un impasto di amianto e cemento. Negli ultimi anni, altre tre marittimi sono deceduti dopo essersi ammalati di mesotelioma, gravissima patologia causata dall’esposizione al materiale killer. E decine di loro hanno contratto tumori all’apparato polmonare.
Il rinvio a giudizio dei due ex amministratori della “vecchia” Tirrenia potrebbe essere solo il primo atto di una vicenda complessiva che potrebbe portare ad ulteriori sviluppi anche in altri tribunali.
L’avvocato Ezio Bonanni, legale della persona deceduta ha già annunciato che presenterà la richiesta di citazione come responsabile civile degli allora legali rappresentanti della Tirrenia di Navigazione Spa, della Fintecna e del Ministero delle Finanze.