
Dopo quasi 72 ore di ricerche ininterrotte da parte dei mezzi navali ed aerei della guardia costiera e’ stato individuato il relitto del m/pesca Rosinella. Era partito dal Molo Azzurra di Formia Martedì ma poi si erano perse le tracce.

Le immagini con la scritta sul mascone di prua del nome del m/pesca hanno infatti fugato ogni dubbio, riscontrando quelle che erano le convergenti ipotesi investigative seguite dalla direzione marittima del lazio.
Non è stato tuttavia possibile acclarare la presenza al suo interno dei tre marittimi che si trovavano a bordo, il comandante Oliviero Giulio) e i due tunisini, Sassi Khalifa e Sassi Saipeddine, padre e figlio, imbarcati come mozzo e marinaio, tutti residenti ad Ercolano.
Le condizioni torbide e l’elevata profondità rendevano infatti impossibile ottenere alcuna certezza in tal senso.

Dopo avere informato i familiari e la competente autorità giudiziaria di cassino sull’avvenuto rinvenimento del m/p, veniva dalla stessa stabilito di proseguire le ricerche dei tre, nella –seppur remota- ipotesi che fossero riusciti a lasciare l’imbarcazione prima dell’affondamento.
Proseguiranno quindi fino a tutta la giornata di sabato le perlustrazioni di superficie e aeree da parte di mezzi e uomini della guardia costiera, mentre nave Chioggia, sempre con l’ausilio del rov, proverà nuovamente a verificare l’eventuale presenza dei tre dispersi all’interno di esso