GAETA – Ripresa da questa mattina alle 7 l’attività ispezione subacquea della capitaneria di porto di Gaeta sul fondale davanti a Baia Domizia dove, ad una profondità di circa 62 metri, è adagiato lo scafo del peschereccio Rosinella. Attraverso un robot modello Rov, gli equipaggi del cp 308 e cp 724 ed i subacquei della guardia costiera di Napoli sono impegnati in queste ore nelle ricerche del comandante Giulio Oliviero, 44 anni e del suo equipaggio composto da Khalifa Sassi, 60 anni e suo figlio Saipeddine, 25 anni, gli ultimi due di origini tunisine ma tutti e tre residenti a Ercolano. Erano partiti martedì 19 dal Molo Azzurra di Formia su un’imbarcazione di 14 metri, facendo perdere poi le loro tracce. Mentre continuano le ricerche in superficie in un ampio specchio acqueo, le ricerche sottomarine, pianificate ieri nel Centro di Coordinamento Regionale di Soccorso della direzione marittima di Civitavecchia, sono tese a sincerarsi, con l’aiuto della tecnologia, che non vi siano corpi rimasti imprigionati dentro il relitto.