“L’economia della provincia di Latina può ripartire e può farlo grazie ai giovani che sembrano scommettere sulle imprese ma se vogliamo che tale trend si trasformi in un reale sviluppo ognuno
deve fare la propria parte, come sta facendo peraltro la Regione Lazio nel sostenere le piccole imprese con finanziamenti ad hoc”.
Il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Forte commenta i dati dell’Osservatorio della Camera di Commercio di Latina, dati dai quali sembra esserci sul territorio pontino una timida
ripresa dell’economia.
“Il rapporto Osserfare – sottolinea Forte – disegnano una provincia nella quale i giovani tornano a scommettere sull’impresa, un elemento che deve far riflettere tutte le istituzioni sulla necessità di mettere in campo un’azione corale, un lavoro di squadra che crei le reali condizioni per dare il via ad un nuovo percorso di sviluppo economico e produttivo. La Regione Lazio, da parte sua, è particolarmente attiva avendo già messo in campo iniziative che puntano a supportare soprattutto le piccole e medie imprese: proprio a beneficio di queste ultime – ricorda il consigliere regionale – sono stati creati finanziamenti specifici con un fondo che supera i 155 milioni di euro. Parte consistente di queste risorse è destinata al credito delle Pmi, al microcredito per le partite Iva ed alle microimprese non bancabili, tutte realtà in definitiva che non riuscirebbero altrimenti a trovare il capitale necessario. Le opportunità di finanziamento alle imprese offerte dalla Regione Lazio rappresentano una occasione imprescindibile per ridare ossigeno all’economia pontina ma non possono da sole essere la chiave di volta per rilanciare lo sviluppo del nostro territorio. Occorre infatti che ciascuno faccia la propria parte e che i soggetti interessati (economici ed istituzionali) si approccino in maniera diversa ai problemi, superando la logica di settore e archiviando le rendite di posizione per guardare invece al quadro complessivo. La politica, da parte sua, in questo processo dovrà necessariamente ricoprire un ruolo di raccordo e di indirizzo affinché la ricchezza di uno possa diventare la ricchezza di tutti. Si tratta di un passaggio fondamentale che deve portare la politica a rivestire un ruolo diverso rispetto al passato: sino ad oggi le associazioni di categoria, il mondo delle imprese e quello sindacale hanno giocato partite singole nella convinzione di poter andare avanti su rendite di posizione alle quali nella fase attuale si deve necessariamente rinunciare per il bene di tutti. Appare doveroso fare sistema fissando gli obiettivi primari: reindustrializzazione, formazione, start up. Senza dimenticare il settore dell’edilizia che, dopo una urbanizzazione esasperata del territorio – conclude Forte – oggi deve essere in grado di riconvertirsi alla riqualificazione dell’esistente e al recupero delle aree degradate del territorio”.