CASSINO – Parte la stagione nuova di Cassino Off – Festival del Teatro Civile, con un weekend ricco di appuntamenti che avranno come tema il lavoro, così fortemente sentito in questo lungo periodo di crisi occupazionale.
Si comincia venerdì 10 aprile alle ore 18.30 in piazza Labriola, dove si terrà l’inaugurazione della manifestazione e lo spettacolo di danza ad ingresso libero a cura della compagnia di danza Excursus ScontrINcontri in collaborazione con ATCL dal titolo Percorso di danze urbane con le coreografie di Valerio De Vita e Ricky Bonavita, con i ballerini Valerio De Vita, Enrica Felici, Emiliano Perazzini e Ricky Bonavita.
Lo spettacolo dal vivo che si presenta come arte diretta al pubblico, rappresenta anche un momento lavorativo per chi agisce sul palco; nel caso della danza a differenza di altre prestazioni lavorative, non è possibile scindere il prodotto dalla persona o dal corpo del lavoratore stesso. Dopo la prima coreografia ScontrINcontri di Valerio De vita che indaga sul rapporto fra due lavoratori, seguono altre coreografie a cura di Ricky Bonavita. A momenti più realistici si alterneranno momenti più surreali, come la stilizzazione della danza stessa prevede.
Il secondo appuntamento del Festival Cassino Off è alle 20.00 alla Biblioteca Comunale P. Malatesta per l’Aperitivo di Inaugurazione CassinoOFF e alle 21.00 lo spettacolo teatrale Made in Ilva, l’Eremita contemporaneo a cura della Compagnia Instabili Vaganti e la regia di Anna Dora Dorno, con Nicola Pianzola. Lo spettacolo è vincitore del Premio CassinoOff 2014 e trae ispirazione dal diario di un operaio dell’ILVA di Taranto e dalle testimonianze di alcuni operai, intervistati dalla compagnia che lavorano nella stessa fabbrica, per incontrare i testi poetici di Luigi di Ruscio e Peter Shneider.
La trasposizione artistica fa riferimento alla vicenda reale dell’acciaieria più grande d’Europa che condiziona la vita dell’intera città di Taranto e dei suoi lavoratori intrappolati tra il desiderio di evadere e fuggire dalla gabbia d’acciaio incandescente e la necessità di continuare a lavorare per la sopravvivenza quotidiana in quell’inferno di morti sul lavoro e danni ambientali. Lo spettacolo è il frutto di un accurato lavoro di ricerca e di sperimentazione fisica e vocale sul rapporto tra organicità del corpo e inorganicità delle azioni legate al lavoro in fabbrica attraverso il quale emerge una critica all’alienante sistema di produzione contemporaneo che trasforma l’essere umano in una macchina artificiale, un corpo allo spasmo che si muove per reagire al processo di “brutalizzazione” imposto dalla società.
Si conclude sabato 11 aprile alle ore 21.00 presso l’Aula Pacis dove si terrà la proiezione del film Pasolini del regista Abel Ferrara, per rendere omaggio al grande scrittore ed intellettuale a quarant’anni dalla sua scomparsa.
VIDEO CONFERENZA STAMPA
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