FROSINONE – Si respira un’aria pesante nel gruppo Dem del Partito Democratico di Frosinone. La Cpl Concordia, la cooperativa modenese coinvolta dai magistrati di Napoli nell’ inchiesta della Procura che solo qualche giorno fa ha disposto l’arresto di undici persone, tra cui il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, avrebbe fatto un contributo elettorale anche al PD di Frosinone. 2000 euro che gettano scompiglio nel capoluogo ciociaro, ma che il partito smentisce categoricamente.
A quanto pare la cooperativa distribuiva decine di migliaia di euro l’anno in tutta Italia a partiti, associazioni e persino parrocchie. Tuttavia l’ex tesoriere Gianni Nichilò ha smentito che alla banca Unipol risultino bonifici fatti dalla cooperativa al partito. In una sua intervista alla giornalista de Il Messaggero, Giulia Abbruzzese, ha dichiarato che “chi ha ricevuto quei soldi, se veramente sono stati erogati, potrebbe essere anche un privato con la partita iva o qualche candidato alle elezioni comunali” ma non dalla Federazione Provinciale dei Dem.
Il nostro è un bilancio approvato e pubblicato – ha aggiunto Nichilò – Gli unici bonifici che compaiono sono quelli della Direzione nazionale, quando ancora erano in vigore i finanziamenti pubblici ai partiti; quelli della Direzione regionale e il versamento da parte di alcuni amministratori che avevano l’obbligo di devolvere il 10% dei loro emolumenti. Non capiamo, dunque, su quali basi si possa sostenere che il Partito Democratico di Frosinone abbia beneficiato di soldi erogati dalla coop modenese”.
La cosa certa è che la procura di Napoli sta continuando ad indagare e pare che stiano continuando ad emergere ulteriori particolari che dovranno essere approfonditi e che potrebbero rivelare altre sorprese.