FONDI – Nei giorni scorsi il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo ha preso parte ad una visita istituzionale in Polonia organizzata dal Comune di Dachau nell’ambito delle proprie attività di gemellaggio.
I Sindaci di Dachau, Fondi, Klagenfurt e Oswiecim si sono recati presso il campo di concentramento di Auschwitz e il campo di sterminio di Birkenau, deponendo una corona di fiori e firmando per conto delle rispettive comunità il registro dei visitatori in memoria delle vittime dell’olocausto.
«La visita ai campi – afferma il Sindaco – è stata particolarmente toccante, un’esperienza dolorosa di riflessione che fa toccare con mano uno dei drammi più devastanti dell’umanità e ridesta la memoria di quegli orrori. Tenere vivo il ricordo è un impegno e un dovere anche del Comune di Fondi, soprattutto per le giovani generazioni, a beneficio delle quali organizziamo periodicamente iniziative volte a favorire riflessioni su un periodo storico che non deve più tornare».
La delegazione, che ha valutato la possibilità di programmare iniziative comuni nel prossimo futuro, ha poi visitato la Casa Internazionale per gli Incontri della Gioventù di Oswiecim, città limitrofa al campo di Auschwitz dove annualmente si svolge una marcia internazionale della pace per cercare nella memoria del secondo conflitto mondiale, nelle tragedie della Shoah e dello sterminio di gruppi etnici come i Rom e i Sinti le ragioni per un futuro di pace in Europa.
Nel corso della permanenza in Polonia il Sindaco di Fondi ha visitato Kazimierz, il quartiere ebraico di Cracovia, che con il ghetto di Vienna è la zona ebrea meglio conservata in Europa e che è diventato anche un centro culturale ebreo, e la sinagoga di Remuh, una delle tre più antiche del vecchio continente.
«Auspico – conclude De Meo – che quanto prima si possa definire la questione del complesso della Giudea di Fondi con la Regione Lazio, con cui cerchiamo da tempo di interloquire proprio al fine di condividere un progetto di valorizzazione della cultura ebraica che possa vedere la città di Fondi al centro di iniziative di rilevanza nazionale ed internazionale, anche in ragione della prossima apertura al pubblico del Museo Ebraico».