FORMIA – Assume sempre più i contorni della tragedia l’inabissamento del peschereccio Rosinella. Si sono concluse infatti da pochi minuti le operazioni di recupero di un secondo cadavere riconducibile all’equipaggio di Ercolano. Dopo il recupero da parte del cacciamine “Gaeta” al largo di Baia Domizia, su un fondale di oltre 60 metri, la salma è stata imbarcata sulla motovedetta della guardia costiera di Gaeta cp 308 e sbarcata sulla banchina Cittadella, asservita alla base Nato di Gaeta.
Le operazioni sono durate diversi minuti. Al termine anche il secondo corpo è stato portato a Formia presso l’obitorio di Castagneto, dove sarà necessario effettuare all’autopsia per risalire alla sua identità. La giornata, piuttosto convulsa, si era aperta con il ritrovamento di un primo corpo all’esterno dell’imbarcazione con l’ausilio del modulo rov “Pegaso”, un robot filoguidato particolarmente utile ai palombari della marina militare per riportarlo in superficie. Le operazioni di ispezione in mare continueranno oggi alla presenza del magistrato della procura della repubblica di Cassino Francesco Cerullo. Non si escludono altri sviluppi.
AGGIORNAMENTO ORE 11: Si è svolto in mattinata, presso l’obitorio del cimitero di Castagneto a Formia, il riconoscimento delle due salme alla presenza dei familiari che hanno riconosciuto i due tunisini. Sono in corso le operazioni per il ritrovamento del terzo corpo.