ITRI – Benchè l’avv. Antonio Fargiorgio, intervenendo con un comunicato, dal contenuto stringato ed essenziale, sui dubbi nutriti dal M5S circa eventuali rapporti di lavoro con il comune, e ricordando una certificazione in tal senso del segretario comunale, dott. Cinzia Iacuele, che attesta la totale mancanza di prestazioni professionali o di contenziosi in atto, abbia invitato a condurre un confronto elettorale senza l’inasprimento dei toni polemici e attenendosi alle problematiche che attendono risposte concrete e tecniche, si registra addirittura una decisione da parte del Pd del posto che propone l’espulsione dal partito per un suo iscritto. La vicenda, secondo quanto si legge in un comunicato della locale sezione, si collega a un intervento a mezzo stampa di Senio Saccoccio, esponente, prima della corrente di Base della DC, poi dei Popolari e, infine, della Margherita, anticamera del suo ingresso, come iscritto, nel PD.
Saccoccio aveva criticato la conclusione del travagliato percorso preelettorale in atto nel PD, con l’andata a Canossa alla corte del movimento “CambiAmoItri”, nella cui lista il Pd ha incluso due figure di indubbia valenza, i due ex segretari sezionali Maria Civita Di Biase e Raffaele Fabrizio, quest’ultimo subito dimessosi dalla carica, rivestita dal vice, Livio Stammegna, per coerente recusazione del rivestimento contemporaneo delle cariche di segretario e di candidato. Secondo Saccoccio questa soluzione ha penalizzato l’immagine politica del PD, rivendicando la paternità, già cinque mesi fa, di una proposta che ipotizzava l’individuazione di un candidato e di un programma –formulata in occasione della venuta a Itri del sen. Claudio Moscardelli- che, se fatta in tempi opportuni, avrebbe visto gli altri accodarsi al PD e non viceversa.
Dalla sezione di via Toti si è risposto che il Saccoccio brilla per sortite a orologeria dopo la latitanza persistente dal confronto assembleare, sortite che si registrano sia quando giunge in paese l’ di riguardo (il sen. Moscardelli, n.d.r.) sia quando alcuni suoi interlocutori mettono la loro faccia a sostegno di candidati presenti in altre liste. Da qui l’annuncio della proposta dell’istanza di espulsione che verrà avanzata ai competenti organi centrali di controllo. “Cui prodest?” questo lavaggio pubblico di panni sporchi interni, proprio alla vigilia del voto amministrativo? In paese se lo sono chiesti in tanti.
Orazio Ruggieri