FORMIA – “Noi di Tilt Formia sentiamo viva l’esigenza di esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori della Formia Rifiuti Zero e, al contempo, ci distacchiamo con rammarico dalle affermazioni di quanti hanno accusato gli operatori ecologici di inettitudine.” È quanto dichiarato da Francesco D’Angelis, referente locale Tilt, in merito allo sciopero dei lavoratori della Formia Rifiuti Zero tenutosi lo scorso 19 maggio.
“Chiediamo – prosegue D’Angelis – a quest’amministrazione assente e distratta, quali siano, esattamente, i poteri dell’Amministratore Unico Raphael Rossi, e quali siano, soprattutto, i limiti di questi poteri. Figura che è stata decisa, per quanto ne sappiamo, in totale assenza di confronto con i cittadini e con gli operatori stessi che, ora, si trovano ad essere amministrati da qualcuno che, oggi, sembra disinteressarsi totalmente alle persone che lavorano per la società che regge. E, dunque, ci chiediamo chi si assuma la responsabilità di questa scelta che, quasi sicuramente, si sarebbe potuta prendere in maniera totalmente differente e con risvolti diversi da quelli assunti. Si è dovuti, addirittura, arrivare ad uno sciopero perché i “vertici” hanno totalmente snobbato le richieste, da noi ritenute legittime, dei lavoratori.
Un’altra domanda, però, vogliamo rivolgerla ad una parte dell’amministrazione, ovvero al partito Sinistra Ecologia e Libertà – Sinistra Italiana di Formia, chiedendo loro se si sentano responsabili di quanto sta accadendo ai lavoratori della società di smaltimento dei rifiuti che hanno votato insieme al PD in consiglio
comunale, chiedendo loro perché mai non si siano schierati apertamente a favore dei lavoratori messi a lavorare, in alcuni casi, in situazioni deprecabili e del tutto inascoltati, non solo dal Signor Rossi, ma da un’amministrazione intera. Ci chiediamo, insomma, se non pensino, forse, che il loro “rosso” si sia sbiadito a tal punto, da diventare omertosi nei confronti dei bisogni dei lavoratori, dei cittadini tutti. Sono tante,
forse troppe, le situazioni in cui SEL-SI non è riuscita, o forse non ha voluto, far valere, qui a Formia, la
propria appartenenza ideologica immolata, invece, in nome del PD.
Noi – conclude Francesco D’Angelis – ci auguriamo che qualcuno si prenda la briga di rispondere alle domande, non tanto per chiarire a noi la situazione, quanto per essere trasparenti con una città che dicono di amministrare e con quegli elettori che, alle scorse elezioni, hanno scelto loro come rappresentati di un’idea di città che, secondo noi di Tilt, è stata pienamente tradita.”