GAETA – Ripartiranno domani mattina le ricerche del comandante Giulio Oliviero. Il comandante peschereccio Rosinella, 44 anni, si era allontanato insieme ai suoi due assistenti tunisini lo scorso 18 aprile dal porto di Formia, per raggiungere le pescose zone a sud del Garigliano. Ma la navigazione si è interrotta bruscamente, 5 miglia nautiche al largo di Baia Domizia scaraventando il 14 metri a 62 metri di profondità. Nei giorni scorsi, dopo il riconoscimento delle vittime tunisine compiuto da un amico di famiglia presso l’obitorio del cimitero di Castagneto (Formia), è stata compiuta anche l’autopsia sui due corpi ritrovati dal cacciamine “Gaeta” grazie all’impiego di un sofisticato sonar a 5 e 50 metri dal relitto, nel corso di una ispezione che ha coperto 40.000 metri quadrati. Dall’incarico, affidato dal pm della procura della repubblica di Cassino Francesco Cerullo al medico legale Vincenzo Caruso, non emergerebbero elementi particolari. L’esame esterno dei cadaveri in avanzato stato di decomposizione, non avrebbe offerto spunti anomali.