FONDI – Lunedì 30 Maggio prossimo alle ore 18.30 presso la Sala convegni del Castello Caetani di Fondi è in programma il penultimo appuntamento del progetto “Cinema nelle Biblioteche”, promosso da Regione Lazio ed ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici con l’adesione del Sistema Bibliotecario Sud Pontino e del Comune di Fondi.
Sarà proposto ad ingresso gratuito il film “Per amor vostro” (2015) alla presenza del regista e sceneggiatore Giuseppe Gaudino, che sarà presente in sala per introdurre la proiezione.
Diciotto anni dopo il suo primo lungometraggio, l’ottimo “Giro di lune tra terra e mare”, e dopo una serie di documentari Giuseppe Gaudino torna alla finzione con un film presentato in concorso alla VLXXII Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – giudicato dalla critica il migliore dei film italiani – con cui la protagonista Valeria Golino ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Ambientato a Napoli, “Per amor vostro” racconta la storia di Anna, che da bambina spavalda e coraggiosa è diventata una donna “ignava” che da vent’anni ha smesso di vedere quel che davvero accade nella sua famiglia, preferendo non prendere posizione, sospesa tra Bene e Male. Per amore dei tre figli e della famiglia, ha lasciato che la sua vita si spegnesse, lentamente. Fino a convincersi di essere una “cosa da niente”. La sua vita è così grigia che non vede più i colori, benché sul lavoro sia apprezzata e amata e questo la riempia di orgoglio. Anna ha doti innate nell’aiutare gli altri, ma non le adopera per se stessa. Non trova mai le parole né l’occasione per darsi aiuto. Quando finalmente, dopo anni di precariato, riesce a ottenere un lavoro stabile, inizia il suo affrancamento da questo stato.
Gaudino gioca tra registri, formati e generi: «prende il realismo, e il Neorealismo, e lo infetta di onirico, poetico, iperrealistico, fagocitando soap opera e telefoni bianchi, commedia dell’arte e musicarelli (sublime colonna sonora), il Quartetto Cetra e gli effetti speciali, l’arte e la videoarte, “Gomorra” e Matarazzo, “Stromboli” e LaChapelle».