GAETA – “Non ci sono dubbi sulla legittimità degli atti di bilancio…” dichiarava nel 2013 il Sindaco Mitrano, in merito alla approvazione del bilancio di previsione del 2014, con piglio risoluto e toni di soddisfazione di chi fa di tutto per “far quadrare i conti”.
Tuttavia, qualche dubbio sulla legittimità del bilancio affiora se si presta maggiore attenzione alle scelte effettuate nel corso degli ultimi anni dall’attuale Amministrazione.
Uno dei tentativi di risanare il bilancio era stato individuato, infatti, nella alienazione di alcuni immobili comunali.
Manovra condivisibile e rientrante nel più ampio progetto di “valorizzazione” del patrimonio comunale, se non fosse che alcuni di questi immobili da vendere hanno natura di alloggi di edilizia residenziale pubblica a sostegno delle famiglie meno abbienti.
Particolare che evidentemente non è sfuggito all’Amministrazione ma che, tuttavia, con il classico colpo di spugna, nel 2013, ha deciso inopinatamente e senza alcun provvedimento amministrativo legittimante tale scelta, che tali alloggi non avessero più la predetta destinazione di e.r.p..
A dirimere la questione è intervenuto recentemente il T.A.R. Lazio, sezione distaccata di Latina, che ha sospeso, sebbene solo nei confronti dei ricorrenti, l’efficacia dei provvedimenti con i quali il Comune di Gaeta aveva predisposto il bando di gara per la vendita degli immobili, in questione senza riconoscere alcun diritto di prelazione agli inquilini degli alloggi.