PONTECORVO – Ha vinto il buon senso. Stalle, fienili e rimesse agricole sono esentate dal pagamento di Ici e Tarsu. L’interpretazione normativa sostenuta dalla Coldiretti è stata condivisa dalla società di riscossione Tre Esse. L’intesa è maturata durante un vertice tra le parti favorito dall’assessore comunale all’agricoltura, Nadia Belli.
Il caso prende le mosse dalla emissione di cartelle – relative in particolare alle annualità dal 2009 al 2012 – per il pagamento dei tributi locali su alcuni fabbricati censiti, a seguito di una interpretazione letterale dei dati catastali, ad uso abitativo, ma che invece risultano essere a tutti gli effetti ricoveri per animali, depositi o magazzini meramente strumentali allo svolgimento di attività agricole o di allevamento.
La Coldiretti, subissata dalle numerose richieste di assistenza avanzate dalle aziende, anche da quelle non associate, si era attivata formalizzando istanze in autotutela. Quando già si profilava una lunga battaglia giudiziaria è arrivato l’incontro chiarificatore, caldeggiato anche dal sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo. L’amministratore delegato della Tre Esse ha ufficializzato la propria disponibilità ad aggiustare il tiro in merito ai casi contestati.
Nei prossimi giorni gli incaricati della società effettueranno sopralluoghi nelle aziende ricorrenti per certificare la reale destinazione d’uso dei fabbricati ad uso agricolo impropriamente assoggettati ai tributi. “Da parte mia – spiega Nadia Belli – piena disponibilità a dialogare con gli imprenditori agricoli. Chi lavora il proprio terreno per raccoglierne i frutti assolve, oltre a quella economica, anche a una funzione di grande valenza sociale perché coltivare e tenere in ordine i campi aiuta a prevenire allagamenti e dissesti”.