SANTI COSMA E DAMIANO – “In merito alle polemiche e dibattiti suscitati in questi giorni relativamente alla presenza di alcuni richiedenti asilo politico presenti sul nostro territorio, vanno fatte alcune precisazioni, in quanto alla iniziale e condivisibile paura dovuta alla presenza improvvisa di alcune persone, avvenuta nella più piena disinformazione da parte degli addetti ai lavori, si è aggiunta, come inevitabilmente accade in queste circostanze, una strumentalizzazione del fenomeno che ha rischiato e rischia di fomentare alcune persone che, in buona fede, si sono posti degli interrogativi”. A intervenire è l’Assessore ai Servizi Sociali Vincenzo Petruccelli che spiega il fenomeno relativo alla presenza di 15 richiedenti asilo politico provenienti dalla Costa d’Avorio che abitano su questo territorio.
“Innanzitutto – spiega l’Assessore – non si tratta di un centro di accoglienza, per cui non è richiesto alcun piano di accoglienza non avendo il Comune di Santi Cosma e Damiano partecipato ad alcun bando emanato in merito per gestire l’accoglienza di profughi; si tratta di richiedenti asilo politico che, nell’ambito di un rapporto privatistico e della normativa in materia, ha preso in locazione un’abitazione, come già era stato fatto in molteplici occasione nei comuni vicini di Minturno e Formia, per cui nessuno può porre impedimenti a tale rapporto, se non verificando il rispetto delle normative in materia di abitabilità ed igiene, cosa che il Comune si è attivato immediatamente a fare, peraltro, concordandolo anche con il comitato spontaneo formatosi nella circostanza a seguito di un incontro ufficiale tra alcuni rappresentanti di questo comitato ed il Sindaco; peraltro i richiedenti asilo, che sono in possesso, come in questo caso, di regolare permesso di soggiorno, una volta usciti dal centro di accoglienza vivono in regime di autogestione per cui attendono direttamente sotto la sorveglianza ed il controllo dell’Associazione cui sono affidati, alle faccende giornaliere.
Certamente, in questa faccenda è mancata la preventiva informazione che avrebbe potuto evitare la strumentalizzazione posta in essere da una parte politica che alla ricerca di qualche consenso elettorale in più non ha esitato a fomentare la giusta preoccupazione dei cittadini cercando di trasformarla in sentimento di rabbia e di fobia verso altre persone che non hanno alcuna colpa se si sono trovati nel nostro paese; tentativo, questo, non riuscito grazie alla moderazione e all’equilibrio dei nostri concittadini che sempre sanno distinguere la preoccupazione da altri atteggiamenti non consoni alla dignità umana, tanto è vero che i componenti di questo comitato sono stati i primi a condannare l’atto esecrabile compiuto nei confronti dei profughi, condanna a cui mi unisco respingendo ai mittenti le accuse di razzismo perpetrate nei confronti della cittadinanza di Santi Cosma e Damiano che non può essere identificata a tale sentimento per un atto isolato. Infine sulla disinformazione da parte dell’Associazione che gestisce i profughi e che ha causato, ripeto, le iniziali e condivisibili preoccupazioni, la stessa ha chiesto ufficialmente scusa alla cittadinanza al temine della Santa Messa tenutasi presso la Parrocchia di Sant’Antonio in Campomaggiore lo scorso 5 giugno, ove il Parroco Padre Giuseppe D’Agostino, che ringrazio a titolo personale ed a nome dell’Amministrazione per l’opera che sta realizzando nel cercare di integrare questi profughi, la cui permanenza è temporanea e legata alla pronuncia della Commissione Territoriale per le richieste di asilo politico, nella comunità, aveva invitato gli stessi a partecipare.
Infine, nelle pieghe della normativa in materia, stiamo esaminando la possibilità di predisporre dei progetti di lavori socialmente utili, a costo zero per le casse comunali, in cui poter impiegare queste persone per il periodo della loro permanenza sul territorio. Ringrazio in conclusione i componenti del comitato per l’equilibrio e la disponibilità dimostrata nell’affrontare una tematica tutt’altro che semplice, anche in considerazione della campagna mediatica e demagogica che circola in tale settore, i parroci del territorio per la presenza dimostrata in questa situazione e mi preme rassicurare i cittadini che tutto quanto la legge consente si sta facendo per tenere sotto controllo questa situazione sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista igienico sanitario. Possiamo poi discutere se la legge che disciplina questa normativa sia fatta bene o male. Ma qui si entra nel campo dell’opinabilità e, comunque, in un terreno nel quale noi non possiamo apportare modifiche o variazioni di alcun genere”.