GAETA – Il consigliere comunale Eduardo Accetta fa i conti in tasca alla cooperativa Blu Gaeta (affidataria dei parcheggi a pagamento) e ne trae un quadro disastroso. Ovviamente si rimane a disposizione per eventuali repliche.
Sul tema della sosta a pagamento ritorna il consigliere comunale e provinciale Eduardo Accetta, che esterna le sue considerazioni al nostro rotocalco.
Ancora oggi sono costretto a censurare l’operato dell’amministrazione, dei responsabili amministrativi e parzialmente della Società Cooperativa “Blu Gaeta” a cui è stato affidato il servizio di vigilanza e controllo della sosta a pagamento, che ad oltre tre mesi dalla sottoscrizione del contratto e a fronte di un corrispettivo di oltre tre milioni di euro per cinque anni (per l’esattezza 3.185.986,23), non è ancora in grado di assicurare il servizio secondo le previsioni contrattuali.
È di questi giorni la notizia che, finalmente, entro il 30 giugno, la ditta sarà in grado di collocare e rendere funzionali i parcometri che la ditta stessa aveva proposto in sede di gara, sostituti nella prima fase con parcometri di vecchia generazione e comunque non conformi a quelli di gara.
Con un ritardo di tre mesi, dunque, la Soc. Coop. “Blu Gaeta” installerà finalmente parcometri che, si presume, abbiano le caratteristiche indicate nel bando di gara e che teoria avrebbe dovuto installare già dal 1° marzo.
E questo con buona pace dei cittadini che hanno dovuto però versare nelle casse della ditta, secondo quanto previsto nel contratto (art. 6), già dal mese di marzo, la modica cifra di oltre cinquantamila euro al mese, senza che il servizio venisse offerto pienamente e secondo capitolato.
Chissà se, sempre secondo quanto previsto dal contratto (art. 11), l’amministrazione si è preoccupata, per l’irregolare esecuzione del contratto, di contestare alla ditta le inadempienze e applicare le relative penali.
Devo ritenere proprio di no, considerato che, contrariamente a quanto previsto dal contratto, il direttore dell’esecuzione Geom. Pasquale Petrone,ha ritenuto di effettuare una “consegna provvisoria”, che pure è prevista dalla normativa ma non certo quando la responsabilità deriva esclusivamente dalle inadempienze della ditta!
La scelta della consegna provvisoriaappare palesemente contro legge in quanto non prevista né dal contratto e né dal disciplinare d’appalto. Potremmo dire che si tratta di una misura “eccezionale” per giustificare una inadempienza contrattuale che in termini economici costa all’amministrazione diverse decine di migliaia di euro, ovvero i mancati introiti in tre mesi dai parcometri non installati.
Ma di questo se ne occuperà la magistratura contabile, quando tutta la questione sarà rimessa agli organi deputati al controllo e alla verifica dell’operato di un’amministrazione troppo superficiale.
Amministrazione comunale che fin dall’inizio ha mostrato di voler “gestire in casa” una gara di oltre tre milioni di euro nominando quale presidente della commissione di gara lo stesso soggetto che ha predisposto e sottoscritto i documenti di gara, ovvero il vice comandante della Polizia Locale Mauro Renzi, circostanza questa assolutamente vietata dal Codice degli Appalti all’art. 84 comma 4 e confermata da numerosissime sentenze.
Tutti ragazzi di Gaeta che hanno dovuto accettare, incondizionatamente, un progetto che li vede anello debole di tutto il sistema, con salari da fame (15 euro / h di cui 3 per investimenti) e varie altre incombenze, totalmente gratuite da offrire all’amministrazione, come la manutenzione ordinaria degli impianti di pubblica affissione, la rimozione degli impianti abusivi e di quelli fuori dagli appositi spazi e pericolanti, la vigilanza delle aree verdi pubbliche attrezzate con l’apertura e la chiusura dei cancelli, il controllo delle ville comunali con sopralluoghi in orario antimeridiano e pomeridiano/serale, nonché la piccola manutenzione stradale.
È fin troppo evidente che la Soc. Coop. “Blu Gaeta”, e questo oggi appare inconfutabile, non era in grado di sostenere economicamente al momento dell’avvio del servizio, le spese per l’acquisto di parcometri nuovi, tanto che le apparecchiature montate nella prima fase provenivano dal servizio svolto in città limitrofe, probabilmente a noleggio.
Una cifra di 480.000,00 euro solo per l’acquisto dei parcometri, a cui vanno aggiunte le spese di installazione, di manutenzione e di implementazione dei sistemi informatici, che va al di là di qualsiasi presumibile previsione di spesa, e che non può essere certo coperta con la ridicola cifra di 3 euro all’ora (è questa la quota parte del costo orario destinato agli investimenti) e che metterà a rischio la tenuta della cooperativa.
Ma allora perché non posticipare l’avvio del servizio? Perché non attendere che tutto fosse regolare, perché non pianificare diligentemente un servizio così importante e dai riflessi così delicati sull’economia della nostra città e sulla risposta in termini di servizi ai turisti che scelgono Gaeta come meta del loro tempo libero?
La giornata di ieri, come tante altre in questi mesi, si è distinta per la grande confusione nella quale si sono imbattuti i turisti, disorientati tra parcometri introvabili, grattini esauriti presso le rivendite autorizzate e personale della ditta che, pur sforzandosi, non è riuscita nell’intento di normalizzare una situazione che tanto normale non lo è mai stata. Fin dalle battute iniziali.
E voglio altrettanto augurarmi, per il bene della Città e della “Blu Gaeta”, che tra qualche giorno questi tre mesi siano solo un brutto sogno”.