FORMIA – E’ tornato in piena attività il gruppo di lavoro istituito per il monitoraggio degli scarichi abusivi e la prevenzione dell’inquinamento marino. La task force è intervenuta nel quartiere di Mola per monitorare l’alveo marino della darsena dove era stato segnalato cattivo odore con sospetta uscita di liquido putrido dallo scarico delle acque chiare.
La macchina dei controlli si è prontamente mobilitata. Sul posto è intervenuta l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo con il personale dell’Ufficio Ambiente, gli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo, i Vigili Urbani e i tecnici di Acqualatina. Sono stati ispezionati tutti i tombini delle condotte sia fognarie che delle acque chiare presenti in via Abate Tosti, via Solaro, via dell’Acquedotto Romano e in via Emanuele Filiberto all’altezza della Chiesa di San Giovanni. E’ stata versata della fluorescina per verificare l’esistenza di eventuali perdite che determinassero sversamenti di fognatura nella condotta delle acque chiare. Fortunatamente, le prove non hanno evidenziato episodi rilevanti. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni. Nel frattempo, la Guardia Costiera ha raccolto campioni d’acqua che sono stati inviati all’Arpa per gli esami di laboratorio.
“Andiamo avanti sul fronte del monitoraggio – commenta l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – e ulteriori prove saranno effettuate a breve giro. Se nel tempo vari episodi hanno coinvolto la darsena di Mola è perché la fognatura di tutto il centro cittadino confluisce su Largo Paone, a due passi da lì. Il grosso della condotta risale all’epoca borbonica il ché produce problemi di tenuta e, in caso di contatto tra acque bianche e nere, non è semplice individuare il punto in cui lo sversamento è avvenuto. Anche per questo, nel corso dei controlli a Mola, abbiamo chiesto ad Acqualatina di definire una dettagliata mappatura della rete fognaria. Se davvero vogliamo risolvere il problema e non correre di volta in volta dietro l’emergenza, abbiamo bisogno di interventi strutturali e quindi di investimenti. E’ vero che il fenomeno degli scarichi abusivi si manifesta con maggiore frequenza e intensità durante la stagione balneare e questo probabilmente si spiega con il mancato allaccio alla fogna di alcune case di villeggiatura abitate solo l’estate. Ma è anche vero che la condotta non offre le dovute garanzie di tenuta e su questo bisogna lavorare. Tutti i soggetti coinvolti stanno dimostrando comunque piena disponibilità. Noi – conclude l’Assessora – andremo fino in fondo perché il funzionamento ottimale della rete fognaria è un elemento prioritario per la salute del nostro mare”.
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