PONZA – “Riteniamo di non dovere accogliere le vostre richieste”. Secca, telegrafica la risposta del sindaco Piero Vigorelli alla richiesta presentata a febbraio dal Comitato Samip, dal Comitato Rinascita per Ponza e dall’associazione Culturale Ponzaracconta per partecipare come uditori alla Conferenza dei servizi indetta il prossimo 14 aprile in Regione Lazio per valutare i progetti di porti turistici a Cala dell’Acqua.
Nella missiva il primo cittadino non spiega le ragioni del proprio diniego. Nella lettera viene esposto soltanto che “il Comune proseguirà nel suo dialogo con la popolazione sull’argomento, per fornire tutte le necessarie informazioni”.
“Si ricorda – conclude la lettera – che il Sindaco ha già indetto un consiglio comunale, due assemblee cittadine pubbliche e una riunione con il Comitato Samip 2012, nel corso delle quali riunioni è stata discussa la problematica del porto turistico a Le Forna”.
Quello di martedì prossimo alla Regione Lazio sarà un incontro molto importante per capire a che punto è il progetto del Porto a Cala dell’Acqua, fermo al 2008, che la società Marina di Ponza Srl aveva proposto al Comune per riqualificare l’ex area Samip che con le sue miniere ha deturpato un ambiente splendido. Come hanno spiegato i comitati locali, “le ruspe della Samip hanno buttato giù case, disperso famiglie proprio di questa zona; ancora oggi questi cittadini sono immersi nella polvere tossica creata dalla miniera per cui ci sembra assolutamente un diritto/dovere di questi cittadini, dopo aver sofferto per tanti anni, dire la loro opinione in merito alla costruzione del nuovo porto”. Ma a quanto pare per il primo cittadino basta la sola presenza dell’amministrazione comunale.
Nel 2008 la Società Marina di Ponza Srl aveva richiesto al Comune la concessione demaniale marittima cinquantennale per la realizzazione e la gestione di un porto turistico in località Cala dell’Acqua. A questa seguirono altre due richieste da parte delle società Marina di Cala dell’Acqua Srl e Cala de’ Medici Srl, sulla base della Legge Burlando. Nel 2009 vennero acquisiti i progetti e le planimetrie delle tre società, fu indetta da parte dell’allora amministrazione la Conferenza dei Servizi ma qualche giorno dopo fu revocata. Poi non si seppe più nulla fino all’anno scorso, quando l’argomento è stato ripreso al consiglio comunale di fine novembre e in seguito l’indizione della Conferenza dei Servizi nella quale saranno coinvolti Ministero delle Infrastrutture e Regione Lazio, oltre che lo stesso Comune di Ponza.
Il porto turistico a Cala dell’Acqua rappresenta una svolta epocale per Le Forna, oltre al fatto che garantirebbe tanti altri posti di lavoro per un’isola che ogni estate è meta gettonatissima dai vip e non solo.