LATINA – Il presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina, Carlo Scarchilli, scrive al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per esprimere sostegno all’iniziativa che propone il nostro territorio come sede dell’Agenzia europea del Farmaco (EMA).
“Il Consorzio Industriale è il naturale ed efficace veicolo attuativo di tale proposta – dice Scarchilli nella missiva indirizzata anche a tutti gli enti della compagine consortile – esito di un più complessivo riposizionamento competitivo europeo conseguente al referendum sulla ‘Brexit’.
Il comparto farmaceutico e delle scienze della vita è uno dei motori dello sviluppo dell’intera economia del Lazio, tra i più importanti a livello nazionale ed europeo, con oltre 20.000 addetti, 300 imprese ed un export di circa 8 miliardi di euro. E la sostanziale totalità delle imprese del settore in oggetto – specifica il commendator Scarchilli – ha la propria sede all’interno delle aree di pertinenza del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina.
Secondo l’ultimo rapporto sull’economia del Lazio, presentato pochissimi giorni fa dalla Banca d’Italia, il nostro Farmaceutico è leader assoluto in termini di esportazioni, fatturato, valore aggiunto e tra i più competitivi per grado di intensità tecnologia. Nel 2015, infatti, il valore delle esportazioni regionali è cresciuto del 9,2% (3,8% in Italia) superando di circa 40 punti il valore registrato prima della crisi. La Regione Lazio ha concorso, sempre secondo la Banca d’Italia, per i 10% alla crescita delle esportazioni nazionali, incidendo sul PIL corrente per l’11%; anche in questo caso il settore che da solo genera la metà dell’export regionale è rappresentato dal farmaceutico e dalle scienze della vita; il 70% del totale delle esportazioni del Lazio, peraltro, sono dirette verso paesi europei.
In questi primi 14 mesi di attività della nuova governance, il Consorzio Roma-Latina si è caratterizzato per un’oggettiva incisività nello svolgimento delle funzioni proprie, oltre che nel disegnarne di nuove ed inedite: mappatura aggiornata di tutti i siti industriali dismessi nelle aree di nostra pertinenza, avvio di 2 procedure di riconversione di siti industriali dismessi (con un ammontare di investimenti stimanti di oltre 300 milioni di euro), autorizzazione dell’Agenzia per le Imprese, ridefinizione della variante al P.R.T. vigente.
Esiste, inoltre, una cornice normativa specifica rappresentata dalla legge 36 che, abbinata alle funzioni che la norma ci riconosce, può rappresentare un indubbio vantaggio competitivo nella auspicata ipotesi di ospitare nel Lazio l’EMA, vista la presenza di decine di siti industriali dismessi dalle proporzioni enormi ed in stato di totale abbandono.
A questo si aggiungano anche le particolari caratteristiche logistiche ed infrastrutturali che configurano questo quadrante del Lazio come uno dei contesti territoriali a più elevato valore aggiunto in termini di collegamenti materiali (si pensi alla Nuova Pontina) ed immateriali (Banda larga di diretta gestione consortile).
Ci sono poi le peculiari caratteristiche societarie del Consorzio Industriale – continua Scarchilli riferendosi al quadro dei soci composto da Comuni, Camere di Commercio, Province ed altri enti – che ci permettono, almeno in teoria, di essere interpretati come il naturale veicolo attuativo di tutte le ipotesi di sviluppo industriale che in questi mesi abbiamo avanzato noi o che abbiamo ricevuto dai Comuni.
Un lavoro svolto sempre in un’ottica di sinergia istituzionale reale, essendo il nostro Ente sensibile tanto ai fabbisogni di sviluppo delle imprese quanto alle esigenze amministrative degli Enti locali.
Siamo pertanto certi – conclude Carlo Scarchilli – di poter concorrere, in forza delle specifiche funzioni che la norma regionale e nazionale attribuisce ai Consorzi, alla migliore riuscita di questa iniziativa che rappresenta un’enorme opportunità per il tessuto produttivo del Lazio”.