VENTOTENE – Si inaugura il 25 luglio la 22esima edizione del Ventotene Film Festival (Ventotene, 25-31 luglio), ideato e diretto da Loredana Commonara, con Matteo Garrone Presidente onorario, che quest’anno ha come fil rouge l’Europa Unita e le celebrazioni del trentennale dalla scomparsa di Altiero Spinelli che con Ernesto Rossi e insieme a Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, durante il loro periodo di confino, redassero il Manifesto di Ventotene, dal quale presero le mosse l’Unione Europea e il Movimento Federalista Europeo.
Ed è proprio partendo da queste celebrazioni che l’edizione 2016 del Festival pontino presenta una importante novità: l’istituzione del Concorso Internazionale #Open Frontiers# riservato a docufilm legati all’Europa, alla legalità, alla cittadinanza attiva, alla democrazia, alla integrazione razziale con una giuria di studenti presieduta dall’attore Giulio Scarpati.
Tra gli oltre 30 FILM pervenuti all’organizzazione, sono quattro i finalisti che si contendono il Premio: Bitte Leben di Marco Candiago, Grozny Blues di Nicola Bellucci, My name is Adil di Adil Azzab, Andrea Pellizzer, Magda Rezenee, Non voltarti indietro di Francesco Del Grosso.
Il vincitore sarà decretato la sera del 28 luglio in una serata condotta dall’attrice Barbara Clara alla presenza di due ospiti d’eccezione, Monica Guerritore, che presenterà Samia, il cortometraggio che la vede regista e Roberto Zaccaria che introdurrà il corto Frontiera di Hermes Mangialardo, vincitore nel 2015 del Concorso del Consiglio Italiano per i Rifugiati.
Tra le novità di quest’anno, e sempre per seguire il filone delle celebrazioni del fondatore del Manifesto di Ventotene, gli studenti di scuole superiori della provincia di Latina – gli stessi che fanno parte della giuria -, avranno l’occasione di vedere sul grande schermo del Festival i risultati delle loro produzioni create nel corso dell’anno scolastico per il progetto Cinema e Scuola, curato dal professor Luigi Mantuano che aprirà il ciclo di proiezioni con il suo cortometraggio Jasmine. I lavori dei ragazzi si potranno vedere la sera del 28 luglio.
In programma anche le masterclass che ogni anno il Festival propone: il 25 luglio con Fabio Troiano moderata daElisabetta Colangelo al termine della quale sarà proiettato Tutta colpa di Giuda di Davide Ferrario; mentre il 29 luglio l’appuntamento è con Vinicio Marchioni che presenterà, insieme alla giornalista Angela Prudenzi, Un mondo nuovo, il film di Alberto Negrin che racconta la storia di Spinelli e di cui l’attore è protagonista. La serata celebrativa sarà completata da un focus di Letture Spinelliane eseguite da Pino Calabrese e dalla presenza di Piervirgilio Dastoli, Presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo. Sarà proiettato anche il corto La (ri)partenza di Vinicio Marchioni, un poetico omaggio alla storia del cinema.
Il 30 luglio sarà presentato il documentario “Racing Extinction” del premio Oscar Louie Psihoyos introdotto da Ilaria Ferriesperta della tutela dei diritti animali e biodiversità. Louie Psihoyos ha curato un evento senza precedenti Lo spettacolo della natura che ha aperto il Giubileo, la facciata di San Pietro ha reso omaggio alla Terra illuminandosi con le immagini dei grandi fotografi, tra cui molti nomi di National Geographic.
Il Festival si conclude il 31 luglio con la consegna del Premio Vento d’Europa all’Onorevole Silvia Costa. Durante la serata condotta da Angela Prudenzi e Loredana Commonara saranno presentati i corti finalisti del “concorso Articolo 9 della Costituzione” alla presenza del Dirigente del Miur Paolo Corbucci.
Nel corso degli anni il Premio Vento d’Europa è stata assegnato a: il regista Radu Mihaileanu, lo scrittore Giancarlo De Cataldo, lo sceneggiatore Francesco Piccolo, il regista Matteo Garrone, l’attore Fabrizio Bentivoglio, il regista Wim Wenders, al regista Stefano Mordini, all’attore Vinicio Marchioni, al regista Premio Oscar Louie Psihoyos.
E da quest’anno, a partire dal Festival del Cinema di Cannes, dove il riconoscimento è stato attribuito a Stefano Mordini, ha preso il via il Progetto Vento d’Europa , con l’idea di ricostruire e raccontare una storia autentica tutta italiana che è arrivata a cambiare un continente. Dopo Cannes il Premio Vento d’Europa è approdato a Roma dove è stato consegnato aVinicio Marchioni, e al regista Premio Oscar Louie Psihoyos, e al produttore esecutivo Dieter Paulmann per il documentario “Racing Extinction”.
Il Progetto Vento d’Europa dopo la tappa di Ventotene continua il suo cammino itinerante per le isole del Mediterraneo:Ponza e Malta fino ad arrivare a New York con una rassegna costruita ad hoc.
Il Premio Ventod’Europa – sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo – è nato con l’obiettivo di offrire un riconoscimento internazionale a un artista simbolo di tutta la cultura continentale.